Il presunto responsabile dell’attacco informatico subito da Madonna, da cui sono scaturiti brani inediti presto rilanciati in Rete, è stato individuato ed arrestato .
L’intrusione subita aveva costretto la cantante a rilasciare su iTunes sei tracce dell’ultimo album “Rebel Heart”, prima di quanto voluto: l’obiettivo era impedire che il proprio lavoro fosse compromesso dalla diffusione dei demo non completi trafugati, che nelle ore immediatamente successive all’offensiva erano iniziati a circolare online.
All’arresto dell’hacker, accusato ora di essersi introdotto anche nei computer di altre celebrità, hanno collaborato l’FBI e la polizia israelinana: al momento la sua identità non è stata divulgata, ma indiscrezioni parlano di un trentanovenne di Tel Aviv già apparso in un popolare talent show.
“Sono profondamente grata agli investigatori e a chiunque abbia aiutato a portare all’arresto di questo hacker”, ha dichiarato la cantante attraverso il suo sito , riferendosi anche alle segnalazioni ricevute dai propri fan.
Louise Veronica Ciccone, d’altronde, non ha mai nascosto la propria ostilità per la pirateria informatica: nel 2003 aveva per esempio disseminato in Rete versioni fake dei propri brani per ostacolare – rendendola inefficiente – la distribuzione dei canali pirata.
Anche per il furto ora subito Madonna ha reagito veementemente, parlando di terrorismo ed esperienza traumatica.
Dopo l’offensiva subita da Miss Ciccone anche la cantante islandese Björk ha annunciato di aver subito un furto in conseguenza del quale anticiperà di due mesi l’uscita del suo album Vulnicura: ad avvertirla sono stati i suoi fan, che attraverso il suo sito le hanno segnalato i file illegali spingendola alla decisione di rilasciare su iTunes la versione completa del suo ultimo lavoro, nonostante la resistenza dei partner che avrebbero voluto pubblicare il disco a marzo.
Claudio Tamburrino