Google sarebbe al lavoro su due progetti paralleli legati al proprio motore di ricerca: il primo, noto internamente con il nome in codice Magi, punterebbe all’integrazione di funzionalità basate sull’intelligenza artificiale nel servizio già online, mentre il secondo porterebbe al lancio di una piattaforma completamente inedita. A lanciare l’indiscrezione è stata inizialmente la redazione del New York Times.
Project Magi: iniezione IA per il motore di Google
La prima iniziativa, Magi, dovrebbe essere ufficializzata già entro il mese prossimo (forse in occasione dell’evento I/O 2023), con l’avvio di una fase di test strutturata in modo da coinvolgere un piccolo gruppo di utenti. Stando a quanto trapelato, grazie alle novità introdotte, chi naviga dovrebbe poter completare transazioni come l’acquisto di un prodotto o la prenotazione di un viaggio direttamente dall’interfaccia del servizio, senza passare dai siti di terze parti.
Sarebbero oltre 160 i dipendenti già al lavoro a tempo pieno per far sì che la visione si possa concretizzare in tempi brevi. Tra le funzionalità integrate, anche quella che permetterebbe di scrivere codice sulla base di una richiesta ricevuta. In estrema sintesi, qualcosa di simile a quelle che oggi sono le potenzialità di ChatGPT e di altri strumenti della stessa categoria. A condire il tutto, l’immancabile dose di advertising che permetterebbe alla società di evolvere e rafforzare il proprio business legato alle inserzioni pubblicitarie.
Un motore di ricerca tutto nuovo per bigG
Come citato in apertura, ci sarebbe poi un motore di ricerca tutto nuovo e potenziato da strumenti di intelligenza artificiale. Le fonti dell’indiscrezione lo descrivono così: Il nuovo motore di ricerca offrirebbe agli utenti un’esperienza molto più personalizzata rispetto all’attuale servizio della società, provando ad anticipare le loro esigenze
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Nessuna tempistica indicativa per il lancio, in questo caso, lo sviluppo sarebbe ancora nelle sue prime fasi. Le informazioni trapelate fanno riferimento a una modalità d’interazione basata sulla conversazione, richiamando dunque di nuovo alla mente le dinamiche tipiche dei chatbot (come già avviene per il nuovo Bing potenziato da GPT-4). È forse in questo ambito che il progetto Bard potrà esprimere tutte le sue potenzialità.
IA per tutti i servizi del gruppo
Infine, altri servizi di bigG dovrebbero beneficiare dell’integrazione di una qualche forma di IA: Earth in relazione alla tecnologia di mappatura del territorio, GIFI per la generazione di immagini da mostrare tra i risultati, Tivoli Tutor per l’insegnamento delle lingue e Searchalong per l’interazione con un chatbot durante la navigazione nel browser Chrome.