Magic Leap, la realtà aumentata dei fatti

Magic Leap, la realtà aumentata dei fatti

Si torna a parlare della start-up che vuole cambiare radicalmente la realtà aumentata, la VR, il mondo. Il segreto sull'hardware permane, ma un nuovo report suggerisce la portata rivoluzionaria dell'aggeggio
Si torna a parlare della start-up che vuole cambiare radicalmente la realtà aumentata, la VR, il mondo. Il segreto sull'hardware permane, ma un nuovo report suggerisce la portata rivoluzionaria dell'aggeggio

La realtà aumentata di Magic Leap dovrebbe garantire esperienze di interazione con la grafica di sintesi senza precedenti, almeno stando a un reportage iper-entusiastico pubblicato da Wired su una delle start-up americane più gelose della privacy oggi in circolazione. Un’azienda a cui non mancano i soldi, sebbene di concreto al momento si sia visto ben poco.

Le dimostrazioni fin qui rese note al pubblico suggerirebbero che la tecnologia di Magic Leap non è poi molto diversa da quella per la “realtà mista” di Microsoft HoloLens, con un paio di lenti/display a proiettare immagini di sintesi e modelli tridimensionali sullo sfondo reale dell’ambiente.

Stando alle informazioni fornite a Wired dal CEO Rony Abovitz, invece, quelle di Magic Leap non sono semplici lenti ma “photonic lightfield chip”: questi chip gestiscono le radiazioni elettromagnetiche per creare un segnale di “campo di luce digitale”, con un risultato finale che gli insider descrivono come “un sogno a occhi aperti”.

Quale che sia la “magia” tecnologia alla base dei “chip fotonici”, l’obiettivo è lo stesso di HoloLens, vale a dire l’integrazione della realtà con la grafica di sintesi in nuove possibilità di interazione per gli utenti. Il primo approccio tutto “ludico” di Magic Leap è stato chiaramente sostituito a una dimensione interattiva onnicomprensiva.

Per il momento la rivoluzione “sognante” della AR di ML continua a esistere solo in potenza, oltre che nel prototipo in sviluppo nei laboratori dell’azienda: i dubbi sulla tecnologia permangono e si infittiscono , mentre sul fronte economico ML dovrebbe essere in una botte di ferro, visto che può contare su oltre 2 miliardi di dollari di finanziamenti raccolti da Google e altri soggetti interessati.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
20 apr 2016
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