Jay Graber, CEO di Bluesky, ha fatto centro al SXSW. Non solo con le sue parole, ma anche con il look. La sua maglietta nera, con una scritta in latino che recita “Mundus sine Caesaribus” (un mondo senza Cesari), è un chiaro riferimento a quella indossata da Mark Zuckerberg lo scorso anno, con la frase “Aut Zuck aut nihil“ (o Zuck o niente).
Successo per la maglietta di Bluesky che irride Zuckerberg, il ricavato va agli sviluppatori
La scelta di Graber non è casuale. Zuckerberg ama paragonarsi a Giulio Cesare, il dittatore romano. Una figura controversa, di certo non un esempio di democrazia e apertura. Valori che invece Bluesky vuole incarnare con la sua piattaforma social decentralizzata e open source.
La maglietta di Graber ha fatto impazzire gli utenti di Bluesky. Al punto che la piattaforma ha deciso di metterla in vendita a 40 dollari, per finanziare il suo ecosistema di sviluppatori. Il risultato? Esaurita in appena 30 minuti, in tutte le taglie dalla S alla XL.
Bluesky punta su apertura e trasparenza
Ma la t-shirt non è solo una trovata simpatica per trollare il rivale più grande. Rappresenta la filosofia di Bluesky, che vuole offrire un’alternativa al modello accentratore di Meta. Come ha spiegato Graber al SXSW, su Bluesky chiunque può contribuire alla crescita della piattaforma. E se domani un miliardario volesse comprarla o stravolgerla, gli utenti potrebbero semplicemente migrare altrove.
Bluesky è ancora una realtà piccola rispetto all’impero di Meta, ma sta crescendo. L’aggiunta di nuove funzioni, come i video da 3 minuti, ne sono la dimostrazione. Inoltre, la sua visione di un social media aperto, trasparente e democratico sta facendo breccia. Chissà che in futuro non possa davvero offrire un’alternativa credibile ai colossi del settore. Intanto, la maglietta “anti-Cesare” di Graber è già un cult tra i fan della piattaforma.