Tre anni fa, durante la conferenza annuale degli sviluppatori di Facebook, Mark Zuckerberg ha rivelato il suo ambizioso progetto di trasformare il social network in un’azienda Metaverse. Alla fine, nonostante il cambio di nome in Meta e le aspettative di un mondo virtuale rivoluzionario, il Metaverso si è rivelato un flop.
Le azioni dell’azienda sono crollate, la crescita ha subito una battuta d’arresto e Meta ha dovuto affrontare una serie di licenziamenti di massa. Tuttavia, Zuckerberg è riuscito a invertire la rotta della sua azienda. Ha abbandonato il Metaverso e si è fiondato sull’intelligenza artificiale, scelta che ha restituito il sorriso agli investitori.
La metamorfosi di Zuckerberg in un fashionista…
Mentre la sua azienda si riprendeva dalla crisi, Zuckerberg ha subito una vera e propria metamorfosi personale. Da figura pallida e goffa, nota per la sua passione per la salsa barbecue, si è trasformato in un inaspettato fashion addicted. Non solo indossa abiti di Alexander McQueen e si allena con i migliori lottatori di MMA, ma ora produce i propri abiti in collaborazione con lo stilista Mike Amiri.
Durante l’evento Meta Connect di quest’anno, Zuckerberg ha indossato una maglietta nera, con la frase “Aut Zuck aut nihil“, una variazione dell’espressione latina “aut Caesar aut nihil“, che esprime il desiderio di diventare un sovrano supremo ad ogni costo.
Il motto latino sulla maglietta di Zuckerberg
Le magliette di Zuckerberg fanno parte di una serie che ha disegnato per sé, basandosi sui suoi detti classici preferiti. Oltre a “Aut Zuck aut nihil“, un’altra maglietta reca la frase in greco antico “pathei mathos“, che significa “imparare attraverso la sofferenza”.
In occasione del suo 40° compleanno, ha indossato una camicia con la frase “Carthago delenda est“, un invito a Roma ad attaccare Cartagine durante le guerre puniche. Questi messaggi deliberati rivelano che Zuckerberg pensa ancora di combattere il sistema, nonostante la portata globale della sua azienda superi persino quella di Giulio Cesare…
L’ambizione di Zuckerberg di cambiare il mondo, ancora una volta… ci riuscirà?
Paragonarsi a Giulio Cesare può sembrare un tantino presuntuoso, ma considerando l’influenza di Meta sui miliardi di persone che utilizzano i suoi prodotti ogni giorno, la portata di Zuckerberg trascende quella dell’imperatore romano.
Se tutto va secondo i suoi piani, l’azienda costruirà gadget AI indossabili, come i nuovissimi occhiali AR Orion e visori per la realtà virtuale che rivoluzioneranno il modo in cui il mondo comunica. Di una cosa bisogna dargli atto… ha una grande caparbietà e determinazione e spesso queste due qualità fanno rima con successo.