Da progetto promettente a piattaforma solida, MAIA – AI all In ONE – ha compiuto un balzo strutturale e concettuale con il rilascio ufficiale della sua Versione 8 del 15 aprile scorso in versione web, e dal prossimo 5 Maggio in versione App mobile, sancendo l’uscita definitiva dalla fase beta e l’ingresso in un nuovo ciclo evolutivo. Questo aggiornamento, molto più di un semplice “refresh” grafico o funzionale, rappresenta una revisione profonda dell’intero impianto tecnologico, sia lato interfaccia che architettura sottostante, con un’attenzione maniacale all’ottimizzazione dell’esperienza utente, alla versatilità multimodale e a quella sensibilità etica che ha da sempre contraddistinto il progetto italiano rispetto ai giganti globali.
Nel confronto con le versioni precedenti, e in particolare con le milestone V6 e V6.5, la versione V8 di MAIA segna il passaggio da una piattaforma prevalentemente sperimentale a un ambiente produttivo, stabile, altamente configurabile, con un grado di sofisticazione adatto anche a chi lavora nel campo dello sviluppo, della creazione di contenuti professionali e persino della generazione di modelli AI personalizzati.
Mentre la versione 6 introduceva per la prima volta concetti come la segmentazione in ambienti di lavoro e l’integrazione con strumenti di produttività, la versione 6.5 aveva avuto il merito di raffinare l’esperienza d’uso, semplificando i flussi operativi e introducendo una rinnovata UX basata su un campo unico per input e output, nonché il ritorno della modalità text-to-speech. Con Maia V8, però, il gioco cambia del tutto.
Quello che colpisce subito, fin dal primo utilizzo, è la coerenza architettonica del nuovo ecosistema. Tutto è più snello, più fluido, più integrato. La filosofia del “one prompt to rule them all” viene portata alle estreme conseguenze con la nuova Text Mode, che non è un semplice editor ma un vero ambiente di scrittura strutturato, capace di interfacciarsi con l’utente come fosse un word processor semantico: permette la modifica in tempo reale del prompt e della risposta, con la possibilità di formattare, revisionare, salvare in Word e personalizzare ogni interazione.
Per chi scrive per lavoro, per chi fa copywriting o redazione tecnica, è un’arma micidiale.
Questa modalità non è isolata ma si incastra con un’altra novità rivoluzionaria: la possibilità di scegliere il “tono cognitivo” della risposta. L’utente può ora selezionare il grado di profondità delle risposte di Maia, spaziando tra “Diretta” (essenziale e veloce), “Bilanciata” (equilibrata e sintetica) e “Profonda” (argomentativa e analitica).
Non è solo una questione di lunghezza, ma di approccio: in modalità “Profonda”, Maia si comporta come un junior analyst, sviluppando un discorso ragionato, articolato, contestualizzato, con riferimenti, esempi e persino meta-commenti sulla struttura logica delle argomentazioni. Una novità che farà la felicità di chi lavora nella documentazione tecnica, nella strategia digitale o nella consulenza specialistica.
Ma non è tutto. Per gli appassionati di AI generativa applicata alle immagini, Maia V8 introduce Image Mode, una vera e propria interfaccia grafica per la personalizzazione delle immagini generate. Qui l’utente può indicare uno stile specifico (dall’anime giapponese al cyberpunk, dallo stile Pixar al gotico vittoriano), ma soprattutto può caricare due tipi di immagini guida: una per i contenuti, l’altra per i volti. Il risultato non è un’immagine casuale o generica, ma una visualizzazione precisa dell’idea creativa, realizzata con coerenza compositiva e un’estetica sempre più vicina ai gusti dell’utente.
Questo strumento si rivela potentissimo per chi lavora nel design, nel branding, nel marketing visivo o nella pre-produzione video.
Il motore grafico è stato riscritto per garantire tempi di rendering più rapidi e un output più armonico, superando i limiti della generazione randomica tipica delle AI creative.
C’è poi un altro aspetto di MAIA V8 che segna un’evoluzione sostanziale: l’integrazione dinamica con il web in tempo reale. Con l’attivazione del Web Update, l’utente consente a Maia di arricchire la propria knowledge base attingendo a fonti verificate online. L’intelligenza artificiale non si affida più soltanto a un corpus statico di addestramento, ma si apre a una modalità “ibrida” in cui il retrieval è aumentato da tecniche di RAG (Retrieval-Augmented Generation), garantendo così una freschezza informativa molto superiore alla media dei modelli GPT-like. La differenza rispetto alla ricerca web tradizionale è che Maia non si limita a indicizzare, ma sintetizza, ragiona, confronta, e integra. Se GPT-4o è il classico oracolo onnicomprensivo, Maia V8 è più simile a un assistente redazionale, capace di fare fact-checking, trovare fonti alternative e costruire sintesi cross-mediali.
Un’altra funzionalità fortemente apprezzata dalla community tecnica è il Focus Coding. La possibilità di ottenere codice in diversi linguaggi (Python, JavaScript, CSS, HTML, SQL, Bash) partendo da una semplice richiesta in linguaggio naturale si è evoluta. Oggi l’utente può scegliere se ricevere solo il codice o anche la spiegazione passo-passo del funzionamento. Questo consente a MAIA di essere utilizzata non solo come generatore, ma anche come tutor di programmazione. E qui si coglie uno scarto notevole rispetto alla V6, dove il codice era prodotto, ma non necessariamente commentato o ottimizzato. Nella V8, invece, ogni blocco è potenzialmente un snippet pronto per essere integrato in ambienti di sviluppo reali.
Ulteriore chicca, per chi vive di produttività e automazione, è Maia Studio, l’evoluzione del precedente Uknow. Con questa funzione, l’utente può caricare un proprio corpus di documenti, link o dataset, e generare una AI personalizzata che risponde alle domande in base ai contenuti caricati. Il tutto avviene in modalità privata, con possibilità di condivisione tramite link protetto. Si tratta, in sostanza, di costruire il proprio micro-LLM specializzato, interrogabile in modo naturale e scalabile nel tempo. Un’innovazione che apre scenari interessantissimi in ambito didattico, aziendale, redazionale, archivistico.
Dal punto di vista sistemico, vale la pena soffermarsi sull’architettura che regge Maia V8. Al centro vi è il sistema di ragionamento ThinkFlow, progettato per scomporre ogni problema in micro-compiti autonomi, analizzarli in una sequenza logica e ottimizzare il percorso decisionale. A differenza degli LLM, che rispondono in base a correlazioni statistiche apprese da insiemi di dati pre-addestrati, ThinkFlow pianifica e coordina le azioni, garantendo che ogni decisione sia contestualizzata e orientata all’obiettivo. Questo riduce la latenza, ottimizza il consumo di risorse e aumenta la precisione delle risposte.
A ciò si aggiunge un sofisticato sistema di orchestrazione centrale – definito “Hub Cognitivo” – che coordina l’interazione tra i vari moduli, rendendo Maia un sistema distribuito ma coeso. La qualità del dataset utilizzato per l’addestramento – frutto di 12 mesi di interazioni reali con utenti alpha – garantisce una pertinenza superiore, soprattutto per le lingue romanze come italiano, francese e portoghese.
Sul piano linguistico, infatti, Maia continua a investire nella specificità culturale e semantica delle lingue trattate. Non ci si limita a tradurre da un core anglofono, ma si costruisce un modello linguistico profondamente aderente alla grammatica, alla sintassi e alla pragmatica delle lingue supportate. Questo spiega la qualità superiore delle interazioni in italiano rispetto a molte altre AI concorrenti, spesso penalizzate da modelli allenati quasi esclusivamente sull’inglese.
Quanto costa MAIA? Prendiamo in considerazione il sistema di crediti, che ci fa pagare solo per quello che utilizziamo. Con il piano Free si ottengono 50 crediti mensili, mentre con il piano Elite (5€/mese) se ne ricevono 500 più pacchetti aggiuntivi. È un modello sostenibile, che evita abbonamenti rigidi e consente un utilizzo calibrato in base alle esigenze.
È evidente che dietro MAIA c’è un progetto con una visione di lungo periodo. Per Daniele Marinelli, CEO di DT Socialize (la holding che controlla Synapsia e My MAIA, le società che hanno sviluppato MAIA) “con il fenomeno MAIA abbiamo costruito un ecosistema in cui l’intelligenza artificiale non sia un “servizio da spremere”, ma un alleato personale da allenare, da plasmare e da portare con sé.”
La fase di alpha testing del progetto ha coinvolto 50 mila utenti ed è costata 5 milioni di euro. Come riportato dall’Osservatorio Economico del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, lo scorso marzo Synapsia ha firmato un accordo da 2,5 miliardi di dollari con Bold Technologies (Emirati Arabi) e l’International Institute of Technology (Svizzera) per sviluppare soluzioni urbane smart basate su intelligenza artificiale, applicabili a trasporti, parcheggi ed emergenze. “L’intesa – ha commentato Marinelli – si inserisce nel quadro di un più ampio piano di investimenti emiratini in Italia e nel contesto della rapida crescita del settore AI negli Emirati, destinato a valere 100 miliardi di dollari entro il 2030.”
La presenza di Maia all’interno del progetto internazionale delle città cognitive ad Abu Dhabi è stata possibile anche grazie alla preziosa partnership strategica con Negg Group, azienda italiana specializzata in cybersecurity e intelligence digitale. In questa collaborazione, le avanzate soluzioni di protezione di Negg Group – già protagonista della cyber intelligence italiana in ambito governativo – saranno integrate nel framework cognitivo di MAIA, sviluppato da Synapsia, per creare infrastrutture urbane intelligenti, sicure, resilienti e auto-adattive.
MAIA V8 è una dichiarazione di maturità che dimostra come un’intelligenza artificiale possa essere potente, etica ed intelligente senza essere invasiva o arrogante. Ed è, forse, uno dei rari esempi di come l’ingegneria del software possa ancora essere animata da visione, stile e un pizzico di umanità.
Per chi lavora nel digitale, per chi sperimenta con i linguaggi, per chi vive tra API e IDE, MAIA V8 è più che un tool: è una compagna di viaggio.
In collaborazione con MAIA