Roma – Music Publishers Association non va mai in vacanza. Ogni settimana ha in serbo per la comunità online curiose iniziative che dovrebbero proteggere il diritto d’autore dei propri associati. Questa settimana l’obiettivo sono i siti Web che pubblicano gli spartiti musicali e i testi delle canzoni .
Il sogno degli editori, ascoltando le parole di Lauren Keiser, presidente MPA, è quello di spazzare via tutto e sanzionare i gestori dei siti incriminati con ammende e un po’ di galera. “(…) un po’ di carcere sarebbe decisamente risolutivo. La pubblicazione degli spartiti sui siti musicali per anni è stata completamente illegale”, ha dichiarato Keiser alla BBC .
C’è sempre una prima volta per tutti e MPA non si vuole sottrarre a questo leit-motiv . Ufficialmente non si è mai esposta con denunce, ma questa volta Keiser – il word-processor si ostina a correggerlo in Kaiser… – ha dichiarato che non si sottrarrà dal procedere con vere e proprie denunce. Insomma, la stessa strategia ampiamente adottata dalle major della discografia.
“Qualcuno crede che sia legale. Se un tempo la lotta era nei confronti dell’uso delle fotocopiatrici per la riproduzione di spartiti, adesso il Web ha stimolato una nostra reazione pro-attiva”, ha aggiunto Keiser.
La scorsa settimana si è concretizzata la prima offensiva, che si è risolta con la chiusura del popolare sito austriaco PearLyrics . Warner/Chappell Music Limited ha spedito una lettera infuocata ai gestori: pochi giorni e tutti gli spartiti online sono scomparsi .
“In qualità di sviluppatore di freeware non posso rischiare di essere coinvolto in una causa con una major, anche se non riesco a comprendere come PearLyrics potesse infrangere il diritto d’autore”, ha spiegato Walter Ritter, creatore del sito austriaco.
In contemporanea la pagina di download di Apple Dashboard Widget ha fatto scomparire tutte le applicazioni che permettevano l’accesso online a spartiti e testi musicali. L’azienda della Mela ha sicuramente fiutato l’aria . Si prospettano tempi duri per il mercato delle serenate e dell’intrattenimento balneare.
Dario d’Elia