Una delle recenti indagini di Kaspersky, azienda leader nel settore della sicurezza informatica, ha messo in luce come un dirigente italiano su due fatichi a stabilire le priorità di azione a causa dell’utilizzo di una terminologia poco chiara per descrivere le minacce informatiche. Nel mirino sono finiti vocaboli come malware, phishing e ransomware, oltre che espressioni più tecniche come MD5 Hash e Zero Day Exploit. Questo fa sì che il top management italiano faccia fatica a comprendere appieno la cybersecurity e, di conseguenza, di come muoversi per proteggere la propria azienda da eventuali attacchi. Nonostante ciò, quasi la metà degli intervistati ritiene che le minacce di cybersecurity siano il pericolo numero uno per il loro business.
Cybersecurity: per una migliore comprensione meglio affidarsi a esperti esterni
Alla luce dei risultati dell’indagine, Kaspersky suggerisce ai dirigenti italiani di affidarsi ad esperti esterni per migliorare la loro comprensione riguardo a quelle che sono le possibili minacce di ogni giorno alla sicurezza dell’azienda. Se è vero che le notizie riprese dai blog di settore e dai social media svolgano un servizio importante per mantenersi aggiornati su quanto sta accadendo negli ultimi giorni, è altrettanto vero che per una comprensione più approfondita è necessario affidarsi a specialisti esterni in grado di avere una migliore visione d’insieme della cybersecurity.
Kaspersky consiglia una comunicazione bidirezionale
Un altro suggerimento di Kaspersky, basato anche questo su quanto emerso dall’ultima indagine, è di usare un linguaggio più comprensibile così da permettere ai dirigenti italiani di interpretare le principali criticità. L’obiettivo deve essere quello di raggiungere una comunicazione chiara (Kaspersky utilizza il termine “bidirezionale”), in modo da lavorare con una maggiore efficienza nel breve-medio termine ed elaborare un approccio più funzionale alla cybersecurity. Un altro aspetto importante è di definire una strategia solida, accompagnata da un budget che riflette quelle che sono le ambizioni dell’azienda nel voler fronteggiare le minacce informatiche.
Alcuni numeri dell’indagine di Kaspersky
La ricerca di Kaspersky intitolata Separati da un linguaggio comune ha coinvolto 1.800 dirigenti di aziende con più di 1.000 dipendenti in 12 differenti nazioni, Italia inclusa. Alcune delle domande poste agli intervistati sono state: “Quali sono i 3 principali fattori di rischio per la continuità del business?” “Quali invece gli aspetti di sicurezza più importanti per un’azienda?” “Durante le riunioni dei dirigenti si parla di sicurezza informatica?”
Queste, invece, le risposte:
- il 44% dei dirigenti considera gli attacchi di cybersecurity il pericolo numero uno per la loro attività
- per il 91,5% degli intervistati la sicurezza informatica è un punto all’ordine del giorno durante le riunioni del management
- malware, phishing e ransomware sono termini poco chiari rispettivamente per il 50%, 51%, 50% degli intervistati
- MD5 Hash e Zero Day Exploit rientrano nella terminologia poco chiara per il 49% dei dirigenti italiani
Kaspersky, che di recente ha operato un importante rebranding ha presentato i nuovi piani Standard, Plus e Premium. Proprio in questi giorni è attiva una promo che ti consente di risparmiare il 45% per il primo anno, qualunque piano tu scelga di sottoscrivere.
Alle aziende con oltre 1.000 dipendenti Kaspersky offre il piano Enterprise Security, per una protezione dalle minacce informatiche altamente flessibile.