Mentre gli studenti si godono le ultime settimane d’estate, genitori e professori si preparano al rientro in classe. Tuttavia, pochi sono a conoscenza del fatto che le aziende nel settore dell’istruzione sono state le più colpite – negli ultimi trenta giorni – da attacchi malware. Secondo i dati presentati dal team di Atlas VPN, estratti attraverso la piattaforma di Security Intelligence di Microsoft, oltre l’80% degli attacchi malware a livello globale è stato rivolto al settore dell’istruzione, per un totale di 5,13 milioni di attacchi negli ultimi trenta giorni (il dato è aggiornato al 9 agosto), con una media di 171 mila attacchi al giorno.
Per comprendere meglio il paragone, basti pensare che il secondo settore più colpito dai cyber criminali (quello che si rivolge ai consumatori di vendita al dettaglio) ha subito negli ultimi trenta giorni “soltanto” 574 mila attacchi. Uno dei motivi per cui il settore dell’istruzione è diventato recentemente un target è dovuto principalmente al passaggio alla digitalizzazione avvenuto durante la pandemia. Piattaforme e software di videoconferenze, e-learning e altri strumenti digitali hanno ampliato esponenzialmente il campo d’azione dei malviventi informatici. Va sottolineato, inoltre, che il numero di attacchi è mirato principalmente ad aziende e imprese e non alle istituzioni, scuole o università.
Come spiega il team di Atlas VPN, la maggior parte dei malware sono file inavvertitamente scaricati sul dispositivo dall’utente. Esistono tuttavia delle tipologie molto più subdole e difficili da rilevare, poiché richiedono la sola esecuzione di uno script. I truffatori possono quindi creare una copia quasi identica di un sito web, portale, e-mail o pubblicità per indurre le potenziali vittime a scaricare malware o eseguire script che potrebbero poi rivelarsi dannosi. Un dispositivo infetto potrebbe portare anche a furti di dati, data breach e nei casi più gravi anche ransomware, ovvero una tipologia di malware che limita l’accesso ai propri file: per rimuovere tale limitazione, i malviventi richiedono un riscatto da pagare.
Attacchi malware: come proteggersi?
Il mondo del web è vasto, ma un utente può eseguire alcuni accorgimenti per proteggere se stesso e i propri dati durante la navigazione. Innanzitutto è bene installare un buon antivirus in grado di rilevare eventuali minacce che potrebbero infettare il dispositivo grazie a un monitoraggio continuo. Potrebbe inoltre tornare molto utile dotarsi di una VPN che grazie al suo tunnel di comunicazione privato e criptato garantisce privacy e sicurezza in qualsiasi momento, anche quando ci si collega a reti Wi-Fi non protette.
Tra i migliori servizi c’è Atlas VPN: non solo nasconde tutte le tue attività online e il tuo indirizzo IP, ma offre anche uno strumento di sicurezza per tenere alla larga tracker, malware, spyware e annunci pubblicitari. Con Tracker Blocker è possibile disabilitare i tracker di terze parti – opportunamente individuati durante la navigazione – impedendo loro di raccogliere informazioni sulle tue attività online. Il tool, inoltre, funge da blocco per gli annunci pubblicitari, tra cui fastidiosi pop-up e banner.
Tracker Blocker protegge i tuoi dispositivi e i dati impedendoti anche di accedere a siti web dannosi e bloccando l’azione di malware, spyware, cryptojacking e phishing. Atlas VPN offre anche centinaia di server online ad alta velocità in numerosi Paesi al mondo, protetti da protocolli di sicurezza WireGuard e IKev2/IPSec, abbinati a crittografia AES-256.
Il prezzo è abbordabile, considerando le funzionalità: grazie alla promozione attualmente in corso, raggiungibile tramite questo link, è possibile risparmiare l’83% di sconto se deciderai di sottoscrivere un piano due anni. Il prezzo scontato sarà così di soli 1,67 euro al mese, di cui due sono gratuiti. Se non sei soddisfatto dell’acquisto, Atlas VPN propone la garanzia soddisfatti o rimborsati entro 30 giorni.