Il recentemente scoperto “malware” per Android è in grado di registrare le chiamate vocali e inviarle a un server remoto? Si tratta di un falso problema, dice Symantec , perché la notevolissima frammentazione dell’hardware androide inibisce a questo tipo di codice “malevolo” di portare a compimento il suo nefasto piano spionistico.
Irfan Asrar, ricercatore in forze alla security enterprise statunitense, ha deciso di dare un’occhiata ravvicinata all’applicazione malevola recentemente individuata: i test di laboratorio condotti sulla “app” hanno dato esito negativo, e solo in un caso il codice è stato eseguito senza problemi dallo smartphone testato.
Il più delle volte si è trattato di assistere a crash, chiamate interrotte all’improvviso e altri segni evidenti di instabilità di funzionamento , dice Asrar, e sull’unico smartphone in grado di supportare il funzionamento della app non è stato possibile scovare tracce dell’upload delle chiamate a un server esterno.
“A causa del fatto che non tutto l’hardware Android funziona alla stessa maniera”, spiega il ricercatore di Symantec, “abbiamo scoperto” che se il software viene utilizzato su un telefono reale, invece che su un emulatore, “i risultati possono essere parecchio differenti” rispetto a quelli previsti.
Alfonso Maruccia