Si intitola Digital Birth: Welcome to the Online World ed è un recente studio condotto dagli analisti di Research Now , commissionato dalla società specializzata in sicurezza informatica AVG . L’81 per cento dei bambini al di sotto dei due anni ha ormai lasciato una qualche traccia digitale di sé , che si tratti di una fotografia caricata su un social network o addirittura di un profilo apparso tra i meandri del web.
Lo studio è partito da un campione di 2.200 madri, intervistate in vari paesi del mondo tra cui Regno Unito, Germania, Francia, Italia e Stati Uniti. Proprio in terra statunitense, il 92 per cento delle madri ha dichiarato di aver lasciato su Internet alcune tracce esistenziali del proprio pargoletto. 34 mommy su 100 avrebbero addirittura pubblicato online l’ecografia che ritrae il nascituro .
E non si tratta solo di fotografie, caricate sul web a poche settimane dalla nascita dal 33 per cento delle madri britanniche. Stando allo studio commissionato da AVG, il 7 per cento dei bimbi sul Pianeta avrebbe già acquisito un proprio indirizzo di posta elettronica . Il 5 per cento di questi potrebbe teoricamente già consultare il proprio profilo social , aperto dai suoi genitori mediamente entro i due anni d’età.
Intervenuto a commentare i risultati dell’analisi, il CEO di AVG JR Smith ha sottolineato come un’attività del genere sia del tutto comprensibile, specie da parte di genitori particolarmente fieri delle loro piccole creature. Due precisazioni sono state fatte. La prima: un bambino verrebbe inseguito fin dalla più tenera età dalle sue stesse tracce online. La seconda: le orgogliose mamme dovrebbero fare attenzione ai potenziali rischi per la privacy dei loro pargoletti.
Mauro Vecchio