La Securities and Exchange Commission ( SEC ), l’organismo di controllo della Borsa USA, ha aperto un’inchiesta per insider trading nei confronti di un ex-manager di Microsoft , Brian D. Jorgenson, ora licenziato per questo da Redmond.
Secondo l’accusa, il manager della divisione finanza e investimenti di Microsoft avrebbe passato informazioni confidenziali ottenute attraverso il suo lavoro all’amico Sean T. Stokke. In questo modo Jorgenson lo teneva al corrente delle mosse di Redmond in anticipo rispetto ai comunicati ufficiali e gli permetteva di prendere decisioni su acquisto e vendita in Borsa i cui proventi erano equamente divisi tra i due attraverso i loro conti correnti di brokeragio condiviso, violando così la Section 10(b) del Securities Exchange Act del 1934.
Entrambi ora sono accusati dal procuratore di Washington per aver “abusato delle informazioni confidenziali di Microsoft, generando profitti illegali con l’obiettivo di costituire un proprio fondo speculativo”: applicando questo schema i due avrebbero finora guadagnato 393.125 dollari in profitti illeciti .
Il primo affare per l’accoppiata sotto accusa risalirebbe ad aprile 2012, prima dell’annuncio di Microsoft di investire 300 milioni di dollari in Barnes&Noble : dopo che l’ufficio di Jorgenson è stato coinvolto nell’affare (nella preparazione di un’analisi finanziaria dell’operazione), Stokke ha acquistato circa 14mila dollari in call option di Barnes&Noble. Successivamente i due avrebbero operato in anticipo rispetto alla quarta trimestrale 2013 di Microsoft e, da ultimo, prima dell’annuncio della prima trimestrale 2014, lo scorso 24 ottobre.
Claudio Tamburrino