Una studentessa 21enne ha mandato all’assistenza Apple il proprio iPhone, ma il suo problema più importante non è stato l’iPhone non funzionante: il peggio è venuto dopo. A distanza di qualche giorno, infatti, alcuni amici della ragazza l’hanno contattata per segnalarle il fatto che alcune sue foto ed alcuni suoi video espliciti fossero stati caricati sul profilo Facebook della ragazza, apparentemente dalla ragazza stessa, ma chiaramente – invece – in modo non consapevole. Le foto e l’iPhone che le conteneva, però, erano nelle mani dell’assistenza Apple.
Secondo quanto rivelato da The Telegraph, la vicenda si è chiusa con un accordo “multimilionario” tra la ragazza e l’azienda di Cupertino: quest’ultima ha così chiuso la questione, risarcendo la vittima ed assumendosi giocoforza le responsabilità per l’accaduto. Quel che ad oggi non è noto, però, è il motivo per cui un’ingenuità simile possa essere stata commessa dai tecnici che si sono occupati dell’iPhone malfunzionante.
The tech giant has agreed to pay a 'multimillion dollar' sum to 21-year-old student after two employees at a repair facility uploaded images from a phone she had sent to Apple to be fixed https://t.co/pSJ4El7FY7
— Telegraph Business (@TeleBusiness) June 6, 2021
Negligenza, superficialità o dolo? Va ricordato come Apple da tempo scommetta sulla propria stessa assistenza, scelta motivata dal fatto che si voglia offrire massima qualità e massima sicurezza ai propri clienti. L’incidente non solo rappresenta un danno per il caso specifico, ma mina altresì la fiducia nei confronti di un meccanismo di riparazione che aveva fin qui sempre fatto trapelare la massima attenzione nei confronti di device e privacy degli utenti in difficoltà. Inevitabilmente le indagini interne Apple avranno già identificato i responsabili dell’accaduto, poiché il danno per l’azienda va ben oltre il solo accordo “multimilionario” con la ragazza.