Anche in India Manhunt 2 scalda gli animi. Dopo il caso della California, quello iraniano , tedesco , cinese e tanti altri ecco la “democrazia più grande del mondo” alla prese con lo splatter videoludico e la voglia di censura .
Come riporta GameGuru India la questione sembrerebbe essere esplosa in tutta la sua virulenza a seguito delle proteste di una famiglia. Una famiglia importante, famiglia di esponenti politici e industriali.
Ebbene, in occasione del compleanno del nipotino di 10 anni spunta una Sony PlayStation 2. Il ragazzo desidera un gioco che ha visto a casa di amici: Manhunt 2 – sì, uno dei giochi più criticati nel mondo. Ovviamente la famiglia ha i contatti giusti per far giungere dagli Stati Uniti lo sconosciuto giochino. Poco tempo dopo un articolo sul giornale segnala che il titolo in questione è stato censurato nel Regno Unito. La famiglia decide quindi di intervenire: non solo al ragazzino sarà proibito di giocarvi, ma l’India dovrà avere una nuova legge che regoli il mercato dei videogiochi.
La foga censoria cresciuta in famiglia si è tradotta infatti in una proposta di legge per l’introduzione di una nuova regolamentazione sull’importazione di videogiochi nel paese. Desicritics.og ricorda con l’occasione che anche in India il mercato nero è in grado di soddisfare ogni genere di esigenza.
Dario d’Elia