Manovra: valanga di emendamenti, anche per Web Tax e cripto

Manovra: valanga di emendamenti, anche per Web Tax e cripto

Sono migliaia gli emendamenti presentati per la legge di bilancio: nel mirino anche la nuova Web Tax e la tassazione delle criptovalute.
Manovra: valanga di emendamenti, anche per Web Tax e cripto
Sono migliaia gli emendamenti presentati per la legge di bilancio: nel mirino anche la nuova Web Tax e la tassazione delle criptovalute.

Non sarà un iter parlamentare semplice, quello della nuova legge di bilancio: sulla strada dell’approvazione, la bozza della Manovra 2025 incontrerà ben 4.500 emendamenti. Tra questi, alcuni sono inerenti all’allargamento della Web Tax che rischia di affossare il settore digitale e a un significativo aumento della tassazione per le plusvalenze generate dalle criptovalute.

Web Tax, criptovalute e non solo: 4.500 emendamenti

1.200 proposte di modifica del testo arrivano dalla maggioranza, 3.300 dall’opposizione. Particolarmente attivo il Movimento 5 Stelle, che ne ha avanzate 1.200, segue il Partito Democratico con 1.000. Circa 400 arrivano da Alleanza Verdi e Sinistra, 128 da Azione.

Concentrando l’attenzione sulle misure che interessano più da vicino le tematiche digitali, un eventuale allargamento della Web Tax andrebbe a colpire soprattutto PMI e startup. Un’imposta introdotta anni fa, in autonomia e senza aspettare un’Europa indecisa su questo fronte, per far sì che i colossi del mondo online contribuissero all’economia dei paesi in cui operano, ma che finirebbe così per penalizzare le imprese locali.

La proposta di Forza Italia

Forza Italia propone la completa esenzione per Rai in quanto servizio pubblico, per le emittenti radiofoniche e per le testate giornalistiche online, purché registrate presso il tribunale di competenza. Ne beneficerebbero anche realtà come Mediaset e Sky.

A rendere ulteriormente complesso il quadro sono le presunte pressioni statunitensi che chiederebbero al governo italiano di eliminare l’imposta applicata a gruppi del calibro di Google, Meta e Amazon.

In modo paradossale, la Web Tax pensata in origine per le realtà internazionali dai fatturati multimiliardari, rischia così di colpire esclusivamente le piccole aziende e persino le partite IVA individuali.

La questione criptovalute, nel giorno di Bitcoin

Per quanto riguarda invece le criptovalute, l’esecutivo vorrebbe introdurre una tassazione al 42% sulle plusvalenze generate. Oggi è al 26%, come per gli altri strumenti finanziari. Curiosamente, proprio in queste ore Bitcoin fa registrare il suo nuovo record storico, trainato dall’entusiasmo innescato dalla rielezione di Donald Trump alla Casa Bianca.

Su questo fronte, è particolarmente attiva la Lega, che propone di mantenere l’imposta al 26%, di innalzarla, ma solo al 28% oppure di rimuovere la soglia dei 2.000 euro minimi per l’applicazione del 26%, evitando però l’incremento.

Fonte: la Repubblica
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Pubblicato il
12 nov 2024
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