L’annuncio arriva dall’Agenzia delle Entrate: operatori e cittadini possono ora liberamente consultare la cartografia catastale a disposizione dell’Agenzia delle Entrate, anche per realizzare servizi o applicazioni. Uno strumento aggiuntivo che, mettendo a disposizione di tutti le informazioni, le rende un bene collettivo sul quale costruire utilità nuove. “Grazie ad una nuova licenza d’uso“, spiega l’Agenzia, “sarà quindi possibile utilizzare le mappe catastali integrandole con altre informazioni e distribuire i materiali prodotti, anche a scopo commerciale, purché venga sempre citata la fonte“.
Catasto libero
Questa novità dovrebbe aprire la cartografia catastale ad un maggior numero di utilizzi: fiscalità locale, governo del territorio, urbanistica, valutazione degli immobili, gestione delle emergenze e molto altro ancora.
Due i servizi di accesso disponibili:
- Web Map Service (WMS): servizio standard internazionale, “con il quale è possibile creare mappe dinamiche che integrano la cartografia catastale con qualsiasi altro dato geografico“;
- Geoportale Cartografico Catastale, che permette la ricerca puntuale di una particella attraverso i suoi estremi identificativi.
85 milioni di particelle, 18 milioni di fabbricati, 300 mila mappe catastali: sono questi i numeri di una ricchezza che l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione di privati e professionisti, o comunque di chiunque voglia costruire nuovo valore in termini di conoscenza e progettualità. Il tutto con una precisazione non certo di poco conto: trattasi di informazioni costantemente aggiornate.
Le informazioni acquisibili tramite WMS e Geoportale vengono aggiornate in tempo reale con gli atti tecnici trasmessi telematicamente dai liberi professionisti: ogni giorno vengono registrati negli archivi catastali circa 1.500 atti geometrici di aggiornamento che movimentano circa 3.000 particelle catastali, i cui dati sono liberamente consultabili attraverso i servizi online, a distanza di poche ore dall’avvenuto aggiornamento.
L’utilizzo è esplicitamente aperto anche ad un utilizzo commerciale, senza più alcun divieto. Chi ha nuove idee, insomma, ha ora anche nuova materia prima su cui poter lavorare.