Mentre un giudice cinese ha iniziato ad applicare le conseguenze della sentenza con cui il tablet di Apple è stato ritenuto in violazione del marchio “iPAD” registrato dall’azienda locale Proview chiedendo ad un rivenditore di rimuovere dai propri scaffali i dispositivi in questione , l’azienda cinese ha ribadito la sua intenzione di scendere a trattative: la base di partenza per parlare di “pace” resta la richiesta di 400 milioni di dollari.
Apple, tuttavia, non sembra proprio volersi arrendere a questa prima sentenza contraria: adesso sembra intenzionata a denunciare per diffamazione Proview e il fondatore Yang Rongshan , colpevoli a suo avviso di aver rilasciato dichiarazioni diffamatorie nei confronti dei suoi prodotti.
“È inappropriato – dice Cupertino in una lettera che deve tuttavia ancora essere confermata dai diretti interessati – rilasciare ai media informazioni contrarie ai fatti, soprattutto se esse hanno l’effetto di causare un danno alla reputazione di Apple”.
Il riferimento è naturalmente al racconto della versione dei fatti di Proview in relazione al caso che le vede contrapposte in tribunale e in particolare all’accusa mossa ad Apple di aver acquistato il marchio iPad, da essa legittimamente registrato, non da Proview ma da una sua sussidiaria.
Claudio Tamburrino