Per la commissaria europea responsabile dell’antitrust, Margrethe Vestager, si sta per aprire una settimana estremamente importante al di là dell’Oceano. Secondo quanto notificato in queste ore, infatti, in programma ci sono vari incontri con gli emissari delle Big Tech statunitensi, pianificando così una settimana di confronti faccia a faccia con cui portare avanti le concertazioni già avviate nei mesi passati. Su ogni fronte c’è un problema differente, ma la sensazione è che si tratti di un fattore positivo da ambo le parti: nonostante l’UE abbia fatto spesso muro contro le pressioni della Silicon Valley, e nonostante dagli USA non si aprisse spesso al compromesso, il fatto che la commissaria muova un passo negli USA aprendosi al confronto è il segno del fatto che le posizioni hanno messo le carte in tavola e ora è venuto il momento di trovare una posizione di accordo su cui costruire il futuro.
O questa, almeno, è la speranza.
Missione USA
Il programma sarà intenso e vede sull’agenda di Margrethe Vestager nomi quali:
- Apple (il CEO Tim Cook)
- Alphabet (il CEO Sundar Pichai e il Chief Legal Officer Kent Walker)
- Broadcom (il CEO Hok Tan)
- Nvidia (il CEO Jensen Huang)
- OpenAI (il CEO e il Chief Strategy Officer Mira Murati e Jason Kwon)
In temi in ballo sono di enorme importanza tanto per l’economia europea, quanto per gli equilibri dei servizi che le rispettive aziende intendono portare avanti. Con Apple, ad esempio, è in discussione il meccanismo di pagamento mobile su iPhone, che l’UE vorrebbe maggiormente aperto e meno “walled garden” in ottica di concorrenzialità; con Alphabet ci sono in ballo sanzioni miliardarie che vivranno un nuovo capitolo proprio nelle ore dell’incontro; stessa piega prenderà il faccia a faccia con Broadcom, i cui accordi con VMware sono stati messi sotto la lente dell’antitrust UE; con Nvidia e OpenAI in ballo anche il tema dell’Intelligenza Artificiale, su cui l’Europa sta portando avanti una nuova piattaforma regolamentativa che richiederà una lecita concertazione con i maggiori attori in ballo.
Margrethe Vestager, a differenza delle figure che l’hanno preceduta, sembra voler far capire che oltre al bastone l’UE è in grado di usare anche la carota: un approccio fatto di concertazione e confronto, che nei prossimi giorni vedrà alzarsi il livello del dibattito giocando tra le mura della diplomazia lo scacchiere politico europeo e quello imprenditoriale USA. La commissaria, peraltro, sa che di fronte ci sono scadenze ineludibili come le elezioni USA e quelle del Parlamento Europeo: il 2024 è un anno cruciale per i futuri equilibri tra le parti ed è venuto ora il momento di tirare le somme del lavoro fin qui portato avanti.
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