Markets e Services Act: critiche dai Garanti europei

Markets e Services Act: critiche dai Garanti europei

Il Comitato europeo per la protezione dei dati personali (EDPB) ha manifestato alcuni dubbi sul contenuto delle leggi sui mercati e sui servizi digitali.
Markets e Services Act: critiche dai Garanti europei
Il Comitato europeo per la protezione dei dati personali (EDPB) ha manifestato alcuni dubbi sul contenuto delle leggi sui mercati e sui servizi digitali.

Il Digital Markets Act è stato approvato dal Parlamento europeo il 15 dicembre, mentre il Digital Services Act verrà probabilmente approvato a gennaio. Il Comitato europeo per la protezione dei dati personali (EDPB), del quale fa parte il Garante della privacy italiano, ha manifestato varie perplessità sulle due proposte di legge, suggerendo alcune modifiche prima dell’entrata in vigore.

Mercati e servizi digitali: parere dei Garanti europei

I Garanti della privacy europei scrivono nel comunicato che l’obiettivo delle due proposte di legge è regolamentare i servizi online, i mercati digitali e le principali piattaforme (i cosiddetti gatekeeper). Il Comitato ha evidenziato tuttavia alcune problematiche che, se le leggi venissero adottate senza modifiche, “metterebbero a rischio i diritti fondamentali alla riservatezza e alla protezione dei dati sanciti dalla Carta di Nizza“. Queste sono le tre principali criticità rilevate:

  • vuoti di tutela dei diritti e delle libertà fondamentali degli individui
  • attività di supervisione frammentata da parte delle autorità di controllo coinvolte con situazioni di potenziale sovrapposizione di competenze e il rischio di strutture di vigilanza parallele
  • rischi di incongruenze normative con il Regolamento europeo sulla protezione dei dati

I Garanti hanno espresso anche perplessità sulla possibile creazione di “spazi di dati” settoriali (ad esempio quello relativo ai dati sanitari), chiedendo alla Commissione europea di introdurre garanzie specifiche per la protezione dei dati.

Il Comitato consiglia infine di “prevedere una base giuridica esplicita per la cooperazione e lo scambio di informazioni tra autorità di controllo, sottolineando la necessità di garantire che queste ultime dispongano di risorse sufficienti per svolgere i compiti aggiuntivi derivanti dalle nuove regole europee“.

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Pubblicato il
23 dic 2021
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