Nell’ormai lontano giugno 2003, l’Agenzia Spaziale Europea ha lanciato la sonda Mars Express in direzione Marte, con l’obiettivo di studiare il pianeta rosso. Nel suo lungo viaggio, ha portato con sé un radar chiamato MARSIS (Mars Advanced Radar for Subsurface and Ionosphere Sounding), in grado di scandagliare il sottosuolo attraverso l’invio e la ricezione di impulsi a media frequenza. Una tecnologia altamente innovativa, gestita da un software basato sulla stessa piattaforma allora eseguita da centinaia di milioni di PC in tutto il mondo: il sistema operativo Windows 98.
ESA aggiorna il software su Marte: via Windows 98
Si torna a parlarne oggi, in seguito all’annuncio di ESA relativo alla volontà di eseguire un aggiornamento, a due decenni di distanza. Ecco quanto si legge nel comunicato ufficiale (con tanto di punto esclamativo finale), con la dichiarazione a Carlo Nenna, software engineer di Enginium che si è occupato dell’operazione. Il titolo è piuttosto esplicativo: “Da Windows 98 a Marte 2022”.
Abbiamo dovuto affrontare diverse sfide per migliorare le prestazioni di MARSIS. Non ultima, quella legata al fatto che il software sia stato in origine progettato vent’anni fa, utilizzando un ambiente di sviluppo basato su Microsoft Windows 98!
Tra i miglioramenti introdotti con la nuova versione figurano quelli relativi alla gestione del segnale e all’elaborazione dei dati. Di conseguenza, è incrementata anche la qualità delle informazioni trasmesse alla Terra e impiegate poi dai ricercatori.
Il contributo fornito da MARSIS si è rivelato di importanza fondamentale per confermare la presenza di acqua sul pianeta rosso. La scoperta risale al luglio 2018. Un fiore all’occhiello e un orgoglio per il nostro paese: l’operatività del radar è infatti affidata a INAF (Istituto Nazionale di Astrofisica), con il finanziamento di ASI (Agenzia Spaziale Italiana).
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