La NASA ha iniziato a testare i prototipi dei robot che verranno utilizzati per riportare sulla Terra i campioni di roccia raccolti da Perseverance su Marte. La missione Mars Sample Return è una delle più complesse mai progettate e richiede l’uso combinato di un lander, un rover, un razzo e un orbiter.
Mars Sample Return: iniziano i test
Nella “pancia” del rover Perseverance ci sono 43 contenitori, sei dei quali già utilizzati. La NASA selezionerà quelli da riportare sulla Terra con la missione Mars Sample Return. Ciò avverrà non prima del 2031. La NASA ha avviato i test del prototipo del Sample Retrieval Lander (visibile nell’immagine in evidenza), il più grande e pesante veicolo spaziale che ha mai raggiunto Marte. Quello nel video ha una dimensione pari a circa un terzo di quella del lander reale.
Il lander porterà sul Pianeta Rosso il rover che raccoglierà i contenitori lasciati sul terreno da Perseverance, come si può vedere nel video. Il rover consegnerà i contenitori al lander che, a sua volta, li inserirà all’interno di un piccolo razzo a due stadi (Mars Ascent Vehicle) lungo 2,8 metri. Quest’ultimo verrà lanciato dal lander, che potrebbe spostarsi al momento dell’accensione del razzo. La NASA ha quindi sviluppato un sistema che spinge in aria il razzo prima dell’accensione.
La capsula con i contenitori verrà raccolta nello spazio dall’orbiter e quindi riportata sulla Terra. La missione Mars Sample Return è stata sviluppata dalla NASA in collaborazione con ESA, l’agenzia spaziale europea. Se tutto procederà secondo i piani, tra circa 10 anni scopriremo i segreti di Marte.