Mentre Perseverance continua a raccogliere campioni di roccia con il supporto aereo di Ingenuity, la NASA ha ricevuto una brutta sorpresa dal Senato statunitense. L’agenzia spaziale ha ottenuto meno di un terzo del budget annuale richiesto per la missione Mars Sample Return. Non è quindi da escludere un’eventuale cancellazione.
Costi eccessivi e roadmap variabile
Come per altre missioni spaziali, tra cui il James Webb Space Telescope e Artemis, anche per Mars Sample Return si prevede un notevole incremento dei costi e una roadmap piuttosto variabile. La NASA aveva chiesto 949 milioni di dollari per l’anno fiscale 2024. Il Senato ha concesso solo 300 milioni di dollari.
In base al report della Commissione Commercio, Giustizia e Scienza sono stati già spesi oltre 1,7 miliardi di dollari. Se la NASA non garantirà che i costi totali della missione rimarranno inferiori a 5,3 miliardi di dollari, i 300 milioni stanziati per il 2024 verranno riassegnati al programma Artemis.
Il Senato è quasi certo che i costi saliranno alle stelle (in tutti i sensi), in quanto la NASA ha previsto scenari in cui la spesa totale potrebbe raggiungere i 9 miliardi di dollari. Tra l’altro si tratta di una missione molto complessa in termini di progettazione e implementazione, quindi la data prevista (2028) per l’atterraggio del Sample Retrieval Lander verrà sicuramente posticipata.
Il budget finale verrà approvato in autunno. La NASA dovrà convincere il Congresso che la missione può essere portata a termine. Sono anche possibili modifiche, come quelle già attuate l’anno scorso proprio per ridurre i costi e aumentare la probabilità di successo. Perseverance ha creato un deposito di campioni che verranno prelevati da due elicotteri simili a Ingenuity in caso di problemi con il rover.