Google non lascia sulla graticola gli appassionati, e dopo aver presentato le principali novità della prossima realese del suo sistema operativo mobile, fa esordire ufficialmente Android 6.0 SDK per lo sviluppo delle app pensate per esso e svela cosa si nasconde dietro alla M che contraddistingue il suo nome: Marshmallow .
Con il nome in codice, come nei casi precedenti, arriva anche una nuova statua nelle strade del quartier generale di Mountain View: l’Androide verde ha stavolta in braccio un enorme toffoletta, di quelle che nei film made in USA si vedono spesso arrostire sulla punta di un bastoncino mentre ci si trova attorna al fuoco.
Guess who’s excited for the arrival of Android M? (More excitement coming soon: http://t.co/KPn4OWvoom #natandlo ) pic.twitter.com/7oQOR6WIDp
– Android (@Android) August 17, 2015
Si tratta solo dell’ultima nota di colore del nuovo SO atteso per il prossimo ottobre e che era peraltro già stato mostrato lo scorso maggio nel corso della M Developer Preview durante il Google I/O: tra le principali novità esso è caratterizzato da un approccio più semplice ai permessi che dà anche un maggiore controllo agli utenti sulle informazioni a cui le app possono avere accesso, dalla presenza della nuova piattaforma per i pagamenti mobile di Google Android Pay e dal supporto USB Type C.
Mancavano il nome per esteso, che senza sorprese continua la tradizione dolciaria perseguita in rigoroso ordine alfabetico, e gli strumenti a dispozione degli sviluppatori terzi per arricchirne l’offerta: esordisce dunque ora Android 6.0 SDK, scaricabile dall’SDK Manager di Android Studio . Permetterà l’accesso alla versione finale delle API di Android e alle ultime build dei tool di sviluppo.
Claudio Tamburrino