Non è un mistero che comunità scientifica, istituzioni e imprese private stiano guardando a Marte come alla prossima frontiera dell’esplorazione spaziale, magari facendo tappa sulla Luna nel viaggio che porterà il genere umano nelle profondità del sistema solare. Prima di arrivarci sarà però necessario conoscere ancora più a fondo il pianeta rosso.
Il rumore di Marte
Gli studi condotti dalla NASA permettono, tra le altre cose, di ascoltare quanto avviene sulla sua superficie. Merito della strumentazione presente sulla sonda InSight giunta a destinazione ormai da quasi un anno, più nel dettaglio del sismografo SEIS (Seismic Experiment for Interior Structure). Partiamo dal sample che l’agenzia americana intitola “Dinks and donks”, proposto in streaming sulla piattaforma SoundCloud.
I rumori non sono legati ad alcuna attività aliena, ma più semplicemente all’espansione e alla contrazione delle componenti causate dalle significative variazioni di temperature nell’atmosfera. Tra le altre clip condivise ne alleghiamo qui di seguito una che registra un evento sismico, un terremoto, dalla durata pari a circa un minuto. Un file buono per mettere alla prova la capacità di cuffie e auricolari nella riproduzione delle frequenze più basse.
Tra coloro impegnati nelle iniziative che mirano a portare l’essere umano sul pianeta rosso anche Elon Musk con la sua SpaceX che proprio nei giorni scorsi ha presentato il primo prototipo di Starship. È un veicolo spaziale da 50 metri di altezza per 200 tonnellate di peso, realizzato con un corpo di acciaio inossidabile e progettato in modo da consentire a un intero equipaggio di affrontare in modo confortevole lunghi periodi di permanenza lontano dalla Terra.