Quando si parla di proteine non stiamo sempre definendo le carni: la macromolecola si può trovare infatti anche nelle microalghe. Questa è l’idea di una start-up cinese che starebbe lavorando a delle microalghe molto facili da coltivare, e che potrebbero persino crescere su Marte.
Le alghe hanno la possibilità di vivere anche in ambienti ostili, con poche risorse naturali: per questo, e per il fatto che non necessita di fertilizzanti e pesticidi, è la miglior coltivazione da portare in ambienti poco fertili.
Le microalghe hanno proteine e sono coltivabili su Marte
Durante l’incubatore ProVeg e all’evento Future Food Series di Zinitinus si è parlato molto di questa tipologia di coltivazione, dei benefici e delle possibilità che apre. I sistemi di coltivazione di questo tipo possono essere installati in luoghi ameni, come appunto il pianeta rosso.
La vicepresidente della European Algae Biomass Association Alexandra Mosch ha spiegato che coltivazioni di microalghe di questo genere possono addirittura avere luogo in edifici o sui tetti, magari anche in fattorie verticali.
Il CEO di Sophie’s BioNutrients, azienda con sede a Singapore, ha affermato che questo tipo di coltivazione dovrebbe avere luogo anche in paesaggi desolati. Ora l’azienda, una start-up, sta espandendo la propria presenza nei Paesi Bassi, ma come verrebbero mangiate queste microalghe?
In realtà l’idea è prenderle per poi utilizzarle isolando le proteine al loro interno: queste proteine vegetali, una volta estratte, potrebbero essere usate in polvere per gli alimenti, come già succede per le proteine del siero del latte.
Il sistema di coltivazione di microalghe dell’azienda di Eugene Wang, a detta dello stesso, potrebbe essere integrata nei viaggi di Elon Musk pensati per raggiungere il pianeta rosso, ovvero Marte:
Quando Elon Musk manderà le persone su Marte, potremmo aggiungerci il nostro sistema di coltivazione. Perché? Perché dove c’è acqua, ci saranno microalghe. E possiamo usare le microalghe su quel pianeta per creare cibo per i nuovi coloni.