Il trailer del prossimo capitolo della saga fumettistica dei Vendicatori, The Avengers: Age of Ultron , era comparso in Rete in anticipo sui tempi, prima del rilascio programmato da Marvel e da Disney: avrebbe dovuto lasciare a bocca aperta gli spettatori di della serie Marvel S.H.I.E.L.D, nel corso della puntata in onda negli States il 28 ottobre, invece è comparso in Rete con quasi una settimana di anticipo ad opera di un soggetto ignoto. Marvel ora cerca vendetta : intende rivalersi sul responsabile e ha chiesto a Google di collaborare.
Disney e Marvel, dopo un primo attimo di supereroico sconcerto , hanno riparato alla fuga del trailer caricando su YouTube un’anteprima di maggiore qualità video, facendo trasmettere altri contenuti esclusivi durante la programmazione televisiva e chiedendo, attraverso uno dei propri consulenti legali , la tempestiva rimozione dai server di Google del contenuto caricato illecitamente, il file denominato ap-tlr-l_int_360p.mp4 . Ora è caccia aperta all’uploader.
Del sospetto si conosce l’identità con cui si presentava sui servizi della Grande G, John Gazelle: il profilo YouTube e l’account Google+ che rispondono a questo nome non sono che un ricordo nella cache del motore di ricerca. Ma Mountain View possiede informazioni che Marvel intende utilizzare per rintracciare il responsabile: per questo motivo la sussidiaria di Disney ha chiesto alle autorità statunitensi di imporre a Google di collaborare all’identificazione del soggetto.
Il tribunale californiano ha accolto ora la richiesta di Marvel: Google, il 18 novembre, dovrà fornire alla corte “tutte le informazioni identificative” relative all’utente che ha effettuato il caricamento. Nello specifico, oltre alle informazioni personali affidate a Google all’utente stesso, sono richiesti a Mountain View gli indirizzi IP corrispondenti all’abbonamento a Internet utilizzato dal fantomatico John Gazelle, quello con cui l’utente si presentava al momento della creazione dell’account Google e dei relativi profili YouTube e Google+, e quello da cui è avvenuto il caricamento del file, insieme a tutti gli indirizzi IP associati alle attività di John Gazelle nel mese trascorso tra il 22 settembre e il 22 ottobre 2014.
Se Google non si opporrà alla richiesta delle autorità, gli indirizzi IP potranno essere confrontati con i dati dei fornitori di connettività, a cui verrà probabilmente chiesto, a loro volta, di collaborare alle indagini. Il responsabile del caricamento di una copia lavoro di X-Men Origins: Wolverine in anticipo sui tempi di rilascio del film è stato condannato a un anno di carcere.
Gaia Bottà