Le prime due settimane dell’autunno non hanno portato buone notizie sul fronte dell’evoluzione della pandemia. Tornano a salire i ricoveri dovuti a COVID-19 e il tasso di positività ai tamponi ha superato la soglia del 20% in alcune aree del paese. Di conseguenza, non è del tutto da escludere l’arrivo di nuove imposizioni per tenere a bada la curva dei contagi in vista dell’inverno e scongiurare così scenari che abbiamo già vissuto negli ultimi anni. La bozza di una circolare attribuita al Ministero della Salute, al momento al vaglio delle regioni, fa riferimento al possibile ritorno dell’obbligo per le mascherine e a un’ennesima adozione su larga scala dello smart working.
Mascherine e smart working nella circolare del Ministero?
È quanto riportato dalla redazione di Adnkronos Salute. Le misure sarebbero introdotte solo nel caso di un evidente peggioramento epidemiologico
. Va detto che, in seguito alla pubblicazione dell’articolo, il Ministero della Salute ha precisato Nessuna circolare in pubblicazione, prosegue il monitoraggio del quadro epidemiologico e si continua a raccomandare la quarta dose per fragili e over 60
.
Quali sarebbero gli obblighi valutati? In primis, l’utilizzo delle mascherine negli spazi pubblici al chiuso, imposizione che attualmente riguarda gli ospedali e pochi altri luoghi. In caso di ulteriore peggioramento del quadro, poi, si potrebbe tornare in massa al lavoro da remoto per evitare gli assembramenti all’interno degli uffici.
Al momento, l’obiettivo è comunque continuare a monitorare la situazione e la diffusione delle varianti BA.4 e BA.5 di Omicron. Queste, nel corso dell’estate, hanno raggiunto tutto il territorio.
Ricordiamo che, per gli over 60 e per i pazienti fragili, è già aperta la campagna per la somministrazione della quarta dose. Tutte le informazioni sono consultabili sul sito istituzionale.
Nessun cenno, invece, al Green Pass, strumento che pare ormai accantonato al di fuori dei pochi ambiti di utilizzo ancora previsti. Ricordiamo che, ad oggi, è richiesto solo per accedere come visitatori (o accompagnatori) negli ospedali e nelle strutture RSA.