Stop alle mascherine, ma non del tutto: dal 1 maggio inizia un nuovo capitolo del Covid-19 (che nel nome riporta le origini, ma giunto ormai all’ennesima variante ed all’ennesima necessaria rivalutazione dei termini). Secondo quanto confermato da votazione alla Camera, infatti, sono questi gli ultimi giorni in cui sarà in vigore l’obbligo di indossare la mascherina per limitare la circolazione del virus nel nostro Paese. L’abbandono non sarà però immediato e assoluto: la progressione è figlia della cautela e, soprattutto, conseguenza di numeri che indicano ancora una forte circolazione del Covid in tutte le Regioni.
Mascherine: obblighi, scadenze e date
Bisogna ancora acquistare mascherine, magari approfittando dei prezzi in calo di questo periodo primaverile? Probabilmente si, poiché in molti contesti sarà ancora necessario averle appresso. Queste, infatti, le eccezioni previste:
- sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, locali di intrattenimento e musica dal vivo e altri locali assimilati, nonché eventi e competizione sportive al chiuso (fino al 15 giugno)
- mezzi di trasporto, sia locali che a lunga percorrenza (fino al 15 giugno)
- scuole (fino al termine dell’anno scolastico)
- RSA, ospedali, strutture riabilitative (fino al 15 giugno)
Nei luoghi di lavoro l’obbligo decade, ma le mascherine restano “fortemente raccomandate”: la decisione spetta al datore di lavoro, il quale dovrà a questo punto debitamente bilanciare le necessità operative con il rischio di ritrovarsi nuovamente focolai interni.
La decisione odierna è il frutto dei dati attuali di un Paese con un’alta quota di vaccinati, il che porta ad un basso tasso di ospedalizzazione anche a fronte di un alto numero di positivi. Il rischio calcolato impone tuttavia equilibrata cautela e negli ambiti a maggior rischio l’obbligo permane.
Oggi con una spesa di soli 34 centesimi è possibile acquistare mascherine FFP2 in stock da conservare per le necessità principali: impossibile ignorare il fatto che il virus sia ancora fortemente in circolazione e, sebbene i pericoli siano in questo momento sotto controllo dal punto di vista della collettività, non sempre affrontare le nuove varianti è esattamente una passeggiata. La tutela personale e gli obblighi residui offrono una visione che va da qui all’estate, ma è difficile fare previsioni per la stagione fredda: occorrerà capire a quel punto l’andamento dei contagi, la copertura vaccinale residua e l’eventuale scelta di una quarta dose con nuova formulazione.