Fa discutere la decisione del ministro della Giustizia Clemente Mastella di ricorrere ad una denuncia formale per far chiudere un blog, Mastellatiodio , che da tempo pubblica con una certa qual irriverenza materiali che riguardano il Ministro. Materiali che il Ministro giudica evidentemente diffamanti e, se venissero riconosciuti tali, potenzialmente veicolatori di conseguenze penali per gli autori.
Ad annunciare l’imminente chiusura è lo stesso blog che scrive:
Alla fine é successo. Mastella vuole farci chiudere e a tale scopo si é rivolto alla Polizia Postale. Sinceramente non sappiamo se il Ceppalonico avrá successo, in ogni caso se la censura del nostro blog andasse in porto il tutto costituirebbe veramente un precedente grave e scandaloso per la democrazia di questo paese. Abbiamo giá dichiarato piú volte che il titolo di questo blog é puramente simbolico. Mastella ci accusa di essere neonazisti e di incitare alla violenza. Vi consigliamo di navigare all´interno del blog e verificare la consistenza nulla di queste accuse. Siamo veramente curiosi di sapere quali leggi della Repubblica Italiana avremmo violato.
Consigliamo al nostro dipendente signor ministro (tutto in minuscolo) di dare un´occhiata ai vari siti anti-Blair ed anti-Bush che esistono in rete: al confronto di quelli il nostro é una vera apologia di Mastella.
Bene, in attesa di ulteriori sviluppi, chiediamo a tutti i naviganti che apprezzano il nostro sito di darci un sostegno di tipo morale. Diffondete la notizia. Create dei banner contro il nostro oscuramento. Fate informazione. Scrivete alle autoritá competenti. Dateci consigli. Ora abbiamo bisogno di voi piú che mai. Help!
Come spesso accaduto in passato, il tentativo di censurare sarcasmi ed ironie in rete da parte dei politici, italiani e non, rischia prima di infrangersi contro la diffusione ulteriore dei contenuti che si vorrebbero cancellare e poi di trasformarsi in un boomerang vero e proprio dal punto di vista dell’immagine.
Che queste possano essesre le premesse anche in questo caso lo sembrano indicare i numerosi commenti lasciati sull’ultimo post del blog. “Se vi chiudono facciamo una casino assordante! Possibile che in questo diavolo di paese non si può neanche esprimere un opinione di dissenso? Partirà presto una petizione in vostro favore…”, scrive “Ernest”. E un commentatore anonimo avverte: “se ve lo chiudono mettete in rete il file e lo replichiamo su altri 1000 Blog – non è giusto che venga compiuta un’ingiustizia;)”
Naturalmente non tutti i commenti sono contro la chiusura ed è certo interessante notare come la prospettiva dell’oscuramento divida i commentatori non per gli effetti che potrebbe avere sul free speech , quanto per il giudizio sull’operato politico generale del Ministro. Qualche esperto di diritto interviene a riportare il dibattito nell’alveo di una discussione sulla libertà di espressione , spiegando peraltro di non trovare nel blog nulla che ne giustifichi la chiusura.
Come andrà? Difficile dirlo, intanto ieri è apparso un pezzo sul Corriere della Sera dove si ricorda che il Ministro, nel corso di una trasmissione televisiva, aveva definito il blog neonazista , un blog che secondo Mastella diffonde “una inciviltà che non è cultura politica”.
Sul blog ufficiale del Ministro , dove peraltro non si lesinano conversazioni piccate e commenti pesanti, della vicenda di Mastellatiodio per il momento non si parla.