L’evoluzione dei sistemi di pagamento sta attivando nuovi strumenti, nuove tecniche e nuove metodologie per abilitare le transazioni, coltivando altresì una nuova cultura dei pagamenti che poco alla volta si sta innestando nella società. Nel frattempo gli strumenti di massa che da anni sono in mano ai cittadini si trasformano per rispondere alle nuove esigenze. Quanto appena comunicato da Mastercard è una svolta epocale a cui molti non faranno caso, ma che segna a modo suo un “prima” e un “poi”: a partire dal 2024 il gruppo rimuoverà la striscia magnetica dalle proprie carte di credito.
Il futuro inizia nel 2024
La deadline è segnata: Mastercard è la prima ad abbracciare questa novità ed entro il 2033 ogni singola carta con striscia magnetica andrà a scomparire. Una transizione dolce, insomma, che non obbligherà ad alcun cambiamento subitaneo. Secondo quanto riferito da Fintech Future, infatti, la transizione è di fatto già in atto: i pagamenti con chip e contactless sono già ampiamente utilizzati in Europa e Stati Uniti, il che rende la “strisciata” di fatto già superata.
La striscia magnetica è in uso praticamente da sempre: è la tecnologia che ha consentito alle carte di credito di imporsi come strumento di pagamento cashless. Decenni di storia alle spalle, insomma, ma soltanto una breve epifania ancora di fronte. Il cambiamento sarà sempre più rapido perché, spiega il presidente dell’unità Cyber & Intelligence di Mastercard, Ajay Bhalla, “quel che è meglio per i consumatori è meglio per l’intero ecosistema“. L’evoluzione è graduale e l’innovazione è continua: a farne le spese è in questo caso la lepre del settore, la quale cederà progressivamente il passo a nuove tecnologie e nuove abitudini.
“Strisciare” resterà un segno del passato. Ma non prima del 2024.