Materie prime critiche: serve maggior indipendenza

Materie prime critiche: serve maggior indipendenza

Il Parlamento Europeo chiede linee guida chiare per assicurare all'Europa posizioni chiare sull'import di materie prime critiche per batterie e rinnovabili.
Materie prime critiche: serve maggior indipendenza
Il Parlamento Europeo chiede linee guida chiare per assicurare all'Europa posizioni chiare sull'import di materie prime critiche per batterie e rinnovabili.

Se l’Europa vuole coltivare le ambizioni sulle quali si è crogiolata per anni, non può cadere nel tranello delle materie prime. Su questo principio, quindi, il Parlamento Europeo chiede un’inversione di tendenza che porti l’Europa ad avere saldo tra le mani il timone dell’import, soprattutto per quanto concernente le materie prime critiche fondamentali (quali litio o cobalto) per la produzione di batterie, motori elettrici e altre componenti centrali per la transizione energetica.

Serve maggior indipendenza, insomma, per evitare che potenze estere possano deviare il corso del mercato e controllarne l’evoluzione.

Parlamento Europeo: materie prime e riciclaggio

Così il Parlamento UE:

A causa della forte dipendenza dalle importazioni, l’UE viene esposta a vulnerabilità e strozzature lungo la catena di approvvigionamento. Ad esempio: la Cina garantisce il 98% della fornitura dell’UE di elementi delle terre rare (REE), la Turchia assicura il 98% dell’approvvigionamento di borato e il Sudafrica assicura il 71% del fabbisogno di platino dell’UE. Nel tentativo di invertire questa tendenza, durante la plenaria di novembre, gli eurodeputati voteranno una relazione che esorta la Commissione a presentare una strategia europea per le materie prime critiche basata su elevati standard sociali e ambientali, nel rispetto dei diritti umani e dell’approvvigionamento sostenibile.

Il Parlamento europeo auspica una diversificazione delle fonti di approvvigionamento di CRM per l’UE, tale da ridurre la dipendenza dai paesi non UE. Il documento propone un rafforzamento dei partenariati e degli accordi commerciali esistenti a livello europeo, guardando al tempo stesso alle diverse opzioni con i nuovi paesi.

Riciclare è un tassello fondamentale di questa strategia poiché consente anzitutto di recuperare metalli preziosi nel momento stesso in cui si riducono gli ammassi in smaltimento. Riciclaggio diventa quindi valore, potendo doppiamente monetizzare questo passaggio di sostenibilità economica ed ecologica. Riciclare significa indipendenza e sostenibilità: di qui l’appello parlamentare ad un maggior impegno in tal senso.

Riciclare è l’innesco di una economia circolare da cui potrebbero dipendere milioni di posti di lavoro in prospettiva: ecco perché il Parlamento Europeo vuole che le linee guida in tal senso siano chiare ed intraprese con la massima decisione.

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Pubblicato il
24 nov 2021
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