MAVEN in orbita intorno a Marte

MAVEN in orbita intorno a Marte

L'ultima sonda marziana marchiata NASA compie con successo il suo viaggio di avvicinamento al Pianeta Rosso. Ora, dopo una fase di check-up preliminare, potrà studiare l'atmosfera planetaria prima del primo ammartaggio umano
L'ultima sonda marziana marchiata NASA compie con successo il suo viaggio di avvicinamento al Pianeta Rosso. Ora, dopo una fase di check-up preliminare, potrà studiare l'atmosfera planetaria prima del primo ammartaggio umano

NASA prepara il terreno alle future esplorazioni umane di Marte con Mars Atmosphere and Volatile Evolution o MAVEN, missione di ricognizione e analisi dell’atmosfera marziana che avrà il compito di rispondere ad alcuni dei principali interrogativi in merito all’evoluzione del Pianeta Rosso. E quindi al potenziale futuro della Terra.

MAVEN ha raggiunto con successo l’ obiettivo del suo viaggio (la rarefatta atmosfera di Marte) questa domenica, dopo un tragitto di 10 mesi nel Sistema Solare e a seguito di un’operazione di avvicinamento che ha previsto l’accensione dei motori principali della sonda (diretti verso Marte) per circa 33 minuti per arrivare a destinazione.

La nuova sonda rappresenta in realtà il culmine di un lavoro di pianificazione e sviluppo durato 11 anni, un lavoro svolto da NASA in partnership con il contractor Lockheed Martin e che ha un costo complessivo di 700 milioni di dollari.

Arrivata a destinazione, MAVEN dovrà passare le prossime sei settimane a sistemarsi nel punto ideale dell’atmosfera di Marte e a fare il check-up dei sistemi e sensori di bordo grazie al contributo remoto del personale dell’agenzia spaziale americana sulla Terra.

Una volta terminata la fase di controllo e posizionamento, la missione entrerà nel vivo e MAVEN studierà per un anno la composizione chimica dell’atmosfera marziana, la conformazione dei vari strati atmosferici e la loro interazione con l’illuminazione del Sole e il vento solare. Tutte informazioni utili non solo allo studio scientifico di Marte e alla preparazione dell’ammartaggio previsto per il 2030, ma anche a stabilire termini di confronto tra il Pianeta Rosso e quello che potrebbe accadere all’atmosfera terrestre in un futuro remoto.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
23 set 2014
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