Un aumento costante delle minacce per le varie piattaforme mobile , recentemente evidenziato dall’ultimo threat report pubblicato dalla società specializzata in sicurezza informatica McAfee. L’analisi dell’azienda californiana ha in primis sottolineato come tra il 2009 e il 2010 sia stata osservata una crescita del 46 per cento nel numero quotidiano delle nuove tipologie di malware rilevate .
Circa 20 milioni di nuove minacce informatiche sono stati dunque identificate dagli analisti di McAfee, per un totale di circa 55mila nuovi attacchi ogni giorno . Il 36 per cento dei malware rilevati dalla società californiana sarebbe stato creato nel corso dell’anno appena trascorso. Una crescita esponenziale , che avrebbe così raggiunto i livelli più elevati di sempre.
“Negli ultimi trimestri, i trend del malware sono stati molto simili in aree geografiche differenti – ha spiegato il vicepresidente dei McAfee Labs Vincent Weafer – ma nell’ultimo trimestre abbiamo osservato un cambiamento significativo in varie regioni, un chiaro segnale di come i criminali informatici siano influenzati dalle tendenze in tutto il mondo. McAfee Labs segnala anche la diretta correlazione tra la popolarità dei dispositivi e l’attività dei criminali informatici, un trend che ci aspettiamo in crescita per il 2011”.
McAfee ha dunque passato in rassegna alcune delle minacce indirizzate ai dispositivi mobile nel quarto trimestre del 2010, tra cui SymbOS/Zitmo.A e Android/Geinimi. La prima, di alto profilo, avrebbe colpito all’inizio del trimestre. Android/Geinimi, invece, è un trojan che opera con le applicazioni e i giochi per la piattaforma Android, tra le minacce più importanti di tutto il periodo preso in esame.
I laboratori McAfee hanno poi previsto che i vari criminali informatici utilizzeranno le infezioni da botnet “per indirizzare minacce verso i dispositivi portatili”. Nel quarto trimestre 2010, Cutwail sarebbe stato detronizzato dal ruolo di leader mondiale delle botnet da Rustock, che è stato il più diffuso in molte parti del mondo.
La società californiana ha poi sottolineato come gli sviluppatori di malware abbiano sfruttato pesantemente le vulnerabilità di Flash ed in particolare delle tecnologie PDF . I file Acrobat “malevoli” avrebbero superato il numero di campioni unici con un ampio margine, rendendoli il bersaglio preferito dello sfruttamento lato client. La tendenza dovrebbe continuare anche quest’anno, dal momento che molti dispositivi mobile supportano varie tecnologie prodotte da Adobe.
Mauro Vecchio