Nuove evoluzioni nella saga noir di John McAfee , fuggito dai confini del Belize con due giornalisti di Vice Magazine e la sua giovane fidanzata Sam. L’estroso re degli antivirus ha chiesto asilo politico al governo del Guatemala , alla ricerca di protezione dopo i sospetti per l’omicidio di un suo ex-vicino di casa, un ristoratore della Florida di nome Gregory Faull.
Stando alle numerose ricostruzioni offerte dalla stampa locale ed internazionale, McAfee avrebbe prenotato una camera in un hotel a cinque stelle di Città del Guatemala. Il programmatore statunitense avrebbe inoltre assoldato lo zio di Sam Telesforo Guerra, ex-procuratore generale e ora tra i più prestigiosi avvocati in America Centrale .
Il boss degli antivirus ha inoltre lanciato la sua personale sfida al governo del Belize, proponendo un incontro in campo neutro con l’attuale Primo Ministro . “È possibile che lei sia all’oscuro degli attuali livelli di corruzione raggiunti in ogni diramazione del suo governo”, ha puntato il dito McAfee.
“Ai familiari di Gregory Faull: non ho nulla a che fare con la sua morte – ha continuato McAfee sul suo blog personale – Ho già perso cinque tra i miei familiari in 67 anni, conosco la vostra sofferenza”. Sulla homepage di whoismcafee.com troneggia la taglia da 25mila dollari posta sul capo degli effettivi responsabili dell’omicidio dell’uomo .
Inizialmente arrivato con passaporti falsi e lucido nero per scarpe sui capelli, McAfee è stato localizzato grazie alle gesta cibernetiche dell’hacker Simple Nomad , che ha sfruttato i metadati (EXIF) delle fotografie pubblicate dai giornalisti di Vice Magazine : un gioco da ragazzi estrapolare i dati geolocalizzati per la conseguente identificazione GPS.
In prima battuta, McAfee aveva sottolineato come i metadati interni alle fotografie fossero stati manipolati per depistare stampa e autorità. In realtà, lo stesso founder statunitense ha ammesso la leggerezza della redazione di Vice Magazine , cancellando tutti i post con le interviste dal suo blog ufficiale.
Mauro Vecchio