McAfee, update col boomerang

McAfee, update col boomerang

Uno sviluppatore potrebbe decidere di far causa all'azienda che ha considerato il suo software una backdoor, con notevoli conseguenze sui clienti. Un caso unico?
Uno sviluppatore potrebbe decidere di far causa all'azienda che ha considerato il suo software una backdoor, con notevoli conseguenze sui clienti. Un caso unico?


Roma – Un software comprato e personalizzato da molti provider nel mondo consente agli utenti internet di configurare facilmente e rapidamente la connessione alla rete. Un software che per alcuni giorni è stato considerato dai programmi di sicurezza di McAfee alla stregua di un trojan capace di installare una backdoor sui PC degli utenti.

In seguito a questo errato “convincimento”, che cioè il programmino fosse effettivamente un pericoloso strumento diffuso da abili cracker , l’autore del software, Mark Griffiths di Brisbane, sostiene di aver subìto numerose perdite.

Griffiths ha spiegato di aver ricevuto segnalazioni dai propri clienti americani fin dal primo momento, quando l’aggiornamento McAfee che conteneva l’errore è stato diffuso. La cosa si è poi estesa via via ad altri suoi clienti in giro per il mondo.

Il programmatore ritiene non solo di aver perso almeno metà del reddito mensile che gli deriva dalla diffusione del suo software ma anche che alcuni propri clienti hanno perso migliaia di dollari perché, come conseguenza dell’aggiornamento antivirus , molti abbonati non sono riusciti a connettersi ad Internet.

McAfee ha fin qui risposto che esiste un servizio messo a disposizione degli sviluppatori che consente loro di certificare quei programmi in McAfee per impedire che succedano cose del genere. Una risposta che però non basta a Griffiths che ha affermato di non escludere di ricorrere alle vie legali per rientrare dei danni , indipendentemente dal fatto che, giorni dopo la sua segnalazione, McAfee sia tornata sui suoi passi e risolto l’errore.

La domanda che si è posto qualcuno in queste ore commentando l’accaduto va rilanciata: se non fosse stato un software di quel tipo ad essere bloccato, chi e quando se ne sarebbe accorto? Ma c’è anche un’altra domanda da porsi: quanto spesso succede che un programma del tutto legittimo venga censurato da sistemi di sicurezza fallaci?

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
13 set 2004
Link copiato negli appunti