Con un comunicato ufficiale McDonald’s ha respinto le accuse di violenze anti-cyborg che il professore Steve Mann aveva mosso nei confronti di alcuni suoi dipendenti.
Il professore pioniere nel campo dei computer indossabili e autodefinitosi cyborg aveva accusato alcuni dipendenti parigini della catena di fast food di aver reagito con la violenza alla sua tecno-diversità e in particolare alla sua integrazione con un dispositivo potenzialmente utilizzabile per fare riprese e dunque ritenuto una minaccia per la loro privacy.
McDonald’s aveva riferito di voler attendere di verificare i fatti prima di commentare l’accusa: ora, dunque, ritiene di averlo fatto e di poter confutare la tesi del professore.
In particolare, il fast food ha riferito che “non vi è stato alcun alterco fisico”: i suoi dipendenti gli avrebbero invece semplicemente chiesto gentilmente di lasciare il locale .
Il professor Mann, tuttavia, che già aveva fornito alcune immagini del suo confronto con i dipendenti della M gialla scattate dai suoi occhiali, ha ora fornito una nuova foto che mostra chiaramente un uomo di Roland McDonald afferrare il suo dispositivo.
Claudio Tamburrino