Non tutte le ciambelle riescono col buco. E nemmeno gli hamburger, in questo caso. McDonald’s ha deciso di interrompere l’iniziativa che, da un paio di anni, la sta vedendo sperimentare l’impiego dell’IA nella gestione degli ordini effettuati dai clienti, a voce, attraverso i McDrive. La fase di test, messa in campo in collaborazione con IBM, sarà interrotta il 26 luglio 2024. Non sono previste ulteriori espansioni per il futuro.
Niente più IA per il McDrive di McDonald’s
A quanto pare, i feedback raccolti non sono stati ritenuti sufficientemente positivi per andare avanti. Il progetto ha coinvolto un totale pari a oltre 100 ristoranti, dai quali, tra poco più di un mese, sarà eliminata la tecnologia in questione. Torneranno a operare come in precedenza, con dipendenti, cuffie e microfono.
L’obiettivo era quello di far leva sulle potenzialità dell’intelligenza artificiale per mettere a punto un chatbot in grado di interpretare le richieste dei clienti, ottimizzando e velocizzando così il processo. Il fast food sempre più fast, insomma.
Fuori IBM e dentro Google?
Al momento non è dato a sapere se McDonald’s abbia deciso di gettare la spugna definitivamente o se stia valutando altre opzioni, altre strade da percorrere, forse al fianco di partner differenti. Ricordiamo che, nel mese di dicembre, la società ha accennato in via ufficiale a una collaborazione con Google. Non è però scesa nei dettagli per spiegarne la natura.
Secondo un’indiscrezione pubblicata all’epoca da Bloomberg, la finalità sarebbe però un’altra. Il riferimento è a un chatbot diverso, chiamato Ask Pickles, a cui i dipendenti si possono rivolgere per ottenere indicazioni e le linee guida sulle operazioni della manutenzione quotidiana da eseguire nei ristoranti. Ad esempio, per la pulizia dei macchinari.
Dal canto suo, va specificato, il gruppo di Mountain View ha già all’attivo un progetto IA che lo lega a Wendy’s, altra catena statunitense di fast food.