Un’altra notizia calda arriva dal mondo digitale. McDonald’s sarebbe pronta per entrare nel metaverso. L’azienda infatti il 4 febbraio ha depositato ben 10 marchi McMetaverse. Questi serviranno per aprire, come è stato dichiarato, “un ristorante virtuale con prodotti reali e virtuali“. Inoltre, è stato precisato che saranno utilizzati anche per la “gestione di un ristorante virtuale con consegna a domicilio“. In questo modo sarà possibile scaricare file multimediali audio, video, grafici e token non fungibili (NFT).
McDonald’s apre un ristorante nel metaverso
Quando Elon Musk sfidò McDonald’s ad accettare Dogecoin, ancora nessuno sapeva che la società di fast food più importante al mondo era al lavoro por aprire un ristorante nel metaverso. Ad aver diffuso la notizia è stato l’avvocato specializzato in brevetti Josh Gerben, fondatore della Gerben Intellectual Property:
McDonald’s è diretta al metaverso.
La società ha depositato 10 (DIECI!) domande di marchio indicando che intende offrire “un ristorante virtuale con prodotti reali e virtuali” e “gestire un ristorante virtuale con consegna a domicilio”.
Questo è quanto si legge nel suo tweet correlato da un’immagine (GIF) che conferma quanto ha dichiarato. La catena di fast food statunitense sembra avere già le idee chiare.
McDonald's is headed to the metaverse.
The company has filed 10 (TEN!) trademark applications indicating it plans to offer "a virtual restaurant featuring actual and virtual goods" and "operating a virtual restaurant featuring home delivery."#Mcdonalds #Metaverse pic.twitter.com/J9pK7EK9nl
— Josh Gerben (@JoshGerben) February 9, 2022
Interessante è che McDonald’s ha anche incluso il suo marchio McCafe. Sembra che l’idea sia quella di utilizzarlo per offrire “concerti reali e virtuali e altri eventi virtuali“. Un concetto un po’ diverso rispetto a quello che ora abbiamo del McCafe. Questo spingerebbe l’azienda a concorrere contro uno dei più grandi organizzatori di concerti virtuali, Animal Concerts.
Secondo Gerben, McDonald’s non avrà alcun problema a ottenere l’approvazione per questi 10 marchi che ha presentato all’Ufficio Brevetti e Marchi degli Stati Uniti d’America lo scorso 4 febbraio. Solo ci vorranno all’incirca 9 mesi prima che tutto l’iter burocratico possa compiersi a suo favore. Nel frattempo l’avvocato ha dichiarato in una recente intervista a Forbes:
Quando vedi questa massa critica di grandi aziende che effettuano così tanti nuovi depositi di marchi, è molto chiaro che qualcosa sta arrivando. Penso che vedremo tutti i marchi che ti vengono in mente fare questi documenti entro i prossimi 12 mesi. Penso che nessuno voglia essere il prossimo Blockbuster e ignorare completamente una nuova tecnologia in arrivo.