Cosa potrebbe contribuire a spingere l’adozione delle criptovalute su larga scala più della possibilità di utilizzarle per pagare panino, patatine e bibita da McDonald’s? È esattamente questa la finalità dell’iniziativa messa in campo dal gruppo, con una fase di sperimentazione dall’impatto potenzialmente enorme che prende il via in questi giorni. Dove? Non ancora in Italia, ma a pochi chilometri dai nostri confini.
Bitcoin e Tether per i pagamenti da McDonald’s
Al momento, l’unico ristorante coinvolto è quello di Lugano, in Svizzera. Lì, i clienti possono scegliere Bitcoin e Tether come metodi per effettuare la transazione. Il funzionamento è quello mostrato nel filmato visibile qui sotto, nulla di complesso o difficoltoso.
L’operazione è istantanea, portata a termine inquadrando un codice QR con il proprio smartphone e autorizzando così il movimento con un tocco sullo schermo. Il provider impiegato per il servizio è GoCrypto. Come scritto in apertura, le uniche due monete virtuali al momento accettate sono Bitcoin (BTC) e Tether (USDT). Non è dunque stata accolta la sfida lanciata a gennaio da Elon Musk e legata a Dogecoin (DOGE).
🇨🇭 Paying at McDonald's with #Bitcoin in Lugano, Switzerland. pic.twitter.com/8IdcupEEKQ
— Bitcoin Magazine (@BitcoinMagazine) October 3, 2022
La scelta di Lugano da parte della catena non è affatto casuale. All’inizio dell’anno, la città ha approvato il cosiddetto Plan B, un programma fortemente voluto dall’amministrazione locale che permette ai residenti di versare le tasse e accedere ai servizi mettendo mano al portafogli delle valute digitali.
Come scritto in apertura, un’iniziativa di questo tipo ha il potenziale di contribuire a spingere l’adozione delle criptovalute su larga scala, facendole conoscere anche a coloro che ancora non si sono cimentati nel trading o che non le hanno mai impiegate in altro modo. Non è dato a sapere se McDonald’s abbia intenzione di replicarla altrove, né con quali tempistiche.