Un richiamo a McDonald’s è giunto da parte dall’autorità di regolazione della comunicazione australiana. Secondo l’ Australian Communications and Media Authority (ACMA), la multinazionale del panino avrebbe colmato di messaggi spam la casella di posta elettronica di diversi utenti.
Secondo l’indagine condotta sulla vicenda , le email sono state inviate attraverso la funzione “invia agli amici” , utilizzata per promuovere giochi e attività online, senza autorizzazione da parte del destinatario. I messaggi, inoltre, non presentavano la possibilità di cancellazione dal servizio come indicato dallo Spam Act .
Secondo il direttore di ACMA, Chris Chapman, il caso in questione deve porre in allerta tutte le società commerciali circa la possibilità di utilizzare con una certa disinvoltura le opportunità legate al marketing online. La funzione friend get friend adottata da McDonald’s, ad esempio, può essere dispiegata solamente nel caso di promozione di un esercizio di business nei confronti di utenti che conoscono il mittente . “Quando vengono inviate comunicazioni di marketing – spiega Chapman – è necessario che si abbia il consenso da parte del destinatario del messaggio. Non si può presupporre il consenso come dato”.
Da parte sua, la multinazionale statunitense ha fatto sapere di rispettare completamente l’esito dell’indagine condotta da ACMA. A tal proposito, è stato rimosso il pulsante sotto accusa dal sito di Happy Meal, con l’impegno di non impostare funzioni simili in futuro.
Cristina Sciannamblo