McKinnon chiede di incontrare Obama

McKinnon chiede di incontrare Obama

Il Presidente USA, intanto, esprime rispetto per la decisione dei giudici britannici. Vicina alla conclusione l'annosa questione sull'estradizione dell'hacker?
Il Presidente USA, intanto, esprime rispetto per la decisione dei giudici britannici. Vicina alla conclusione l'annosa questione sull'estradizione dell'hacker?

Gli avvocati di Gary McKinnon, il responsabile di una serie di offensive informatiche ai danni del sistema informatico statunitense, hanno scritto al Presidente degli Stati Uniti in visita nel Regno Unito per parlare del caso di estradizione che vede coinvolto il loro assistito.

Gary McKinnon è l’hacker scozzese al centro di un caso internazionale: attualmente nel Regno Unito, è oggetto di una richiesta di estradizione da parte di Washington.

La sua situazione è complicata dal fatto che è affetto dalla sindrome di Asperger, soggetto a depressione e a rischio suicidio e che nel Regno Unito le istituzioni sono divise: in particolare da quando la Corte Suprema è intervenuta e ha tirato in ballo possibili profili di violazione di diritti umani contro la decisione del Segretario di Stato per gli Affari Interni Alan Johnson che aveva accolto la richiesta di estradizione di Washington.

L’avvocato di McKinnon, Karen Todner, aveva già chiesto ufficialmente al Segretario Johnson di fare pressioni sul Presidente Obama e ora ha colto nel suo viaggio europeo l’occasione per scrivergli direttamente per chiedere il ritiro della richiesta d’estradizione.

Obama, d’altronde, ha già parlato di “una soluzione appropriata” per la situazione di McKinnon durante una visita risalente a luglio 2010 del primo ministro britannico Cameron negli Stati Uniti e anche nell’ ultima conferenza stampa i due hanno avuto modo di affrontare l’argomento.
In questa occasione Obama si è limitato a dire di attendere con rispetto la decisione della giustizia britannica .

Nonostante il presidente USA non si sia soffermato oltre sul caso, la madre dell’hacker ha giudicato “molto positivi” i suoi commenti. Come l’avvocato Todner, ritiene che Obama abbia così espresso l’intenzione di abbandonare la richiesta di estradizione in seguito ad una sentenza contraria dei giudici britannici .

Fondamentale per McKinnon, insomma, sarà la valutazione del tribunale sulla presunta violazione dei suoi diritti, in quanto soggetto malato a rischio depressione e suicidio in caso di affidamento al sistema giudiziario statunitense.

Claudio Tamburrino

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Pubblicato il
31 mag 2011
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