Londra – Lo avevano temuto in tanti e il giudizio è ora arrivato: Gary McKinnon, smanettone britannico di 30 anni, deve essere estradato dal Regno Unito agli Stati Uniti e lì processato per le sue aggressioni informatiche ai sistemi della Difesa americana e a quelli della NASA.
A deciderlo sono stati i magistrati di un tribunale londinese al quale il cracker si era appellato affinché venisse bloccata la richiesta di estradizione negli USA: le leggi britanniche per questo genere di reati, accorpate nel Computer Misuse Act , sono peraltro assai meno severe di quelle americane.
A dare in via definitiva il via libera dovrà ora essere il ministero degli Interni, la cui approvazione a questo punto appare però scontata.
Come noto, McKinnon è accusato di essere penetrato, nel corso di due anni, nei sistemi informativi militari statunitensi, violando computer e dati riservati. Un’accusa contro la quale il cracker si è difeso sostenendo da un lato che quello che stava cercando erano informazioni sugli UFO, a suo dire trattenute arbitrariamente dalle autorità americane, dall’altro di non aver violato alcuna sicurezza in quanto nei sistemi in cui è entrato non erano state nemmeno configurate delle password di accesso.
Ora la vicenda di McKinnon, che in queste ore sta facendo discutere la comunità informatica di molti paesi, sembra prendere una piega probabilmente assai dolorosa per l’autore di quelle incursioni: se effettivamente verrà processato negli States, infatti, McKinnon potrebbe finire in carcere per decenni e farsi carico di sanzioni multimilionarie.
Tutta la vicenda di McKinnon è disponibile qui .