Nel medioevo della Covid-19 e del 5G

Nel medioevo della Covid-19 e del 5G

Il Regno Unito sbatte contro la Covid-19 senza premure e brucia le antenne 5G sotto i colpi del complottismo più becero: tutto il mondo è paese.
Nel medioevo della Covid-19 e del 5G
Il Regno Unito sbatte contro la Covid-19 senza premure e brucia le antenne 5G sotto i colpi del complottismo più becero: tutto il mondo è paese.

Ricorderemo l’era di oggi come un grande lungo medioevo vestito in modo casual e con cuffiette bianche negli orecchi. Lo ricorderemo perché spazzato da ventate di odio, razzismo, sovranismi ed epidemie, sebbene questo medioevo fosse certo di essersi vaccinato da problemi tanto antichi. Eppure tutto era iniziato proprio con i vaccini, come se Edward Jenner non fosse mai esistito; era continuato con i terrapiattisti, più arretrati di un Cristoforo Colombo qualsiasi; ed era approdato al 5G, persuaso che bastasse qualche antenna per scatenare un’epidemia.

Ricorderemo la Covid-19 come la più grande dimostrazione del fatto che nonostante i supercomputer, i satelliti, le grandi rete, il pervasivo monitoraggio, l’intelligenza artificiale e molto altro, in questa era ancora non siamo in grado di raccogliere, leggere e interpretare debitamente numeri e rilevanze molto pesanti. Non si spiega altrimenti quel che sta accadendo, dove ogni singolo paese del globo ha impattato gravemente con una epidemia scoppiata mesi prima e che nessuno è stato in grado di fermare ed isolare.

Scienza e medicina, si badi bene, stanno viaggiando ad altre velocità. Come se le parti si fossero dissociate, verrebbe da dire, ma questo sopravvaluterebbe i tempi passati all’interno di una immeritata idealizzazione. La realtà è che questo medioevo non è dissimile dal precedente: l’innovazione travolge e fa paura, la paura genera mostri, i mostri proiettano ombre sul futuro.

Covid-19 e fuck 5G

Ed è così che un paese come il Regno Unito, culla di civiltà secondo la narrazione moderna, covo di startup secondo la narrazione postmoderna, emblema di globalizzazione secondo la narrazione dominante, si trova a passare dai tabloid sulle famiglie reali ad una Brexit infinita per poi trovarsi a bruciare le antenne al grido di “fuck 5G!” (con tanto di minacce personali pubbliche ai tecnici al lavoro in questi giorni per mantenere attive ed efficienti le reti).

Ti stanno pagando abbastanza bene per uccidere le persone?

Diciamocelo, noi che spesso ci siam fatti coinvolgere nella narrazione dell’Italia arretrata, confusionaria e ignorante: tutto il mondo è paese, purtroppo e per fortuna. Non siamo soli, sebbene questa sia magra consolazione. Paradossalmente siamo arrivati prima di altri nell’incubo Covid-19 ed in qualche modo abbiamo preso la strada del “plateau”, mentre altri paesi vi impatteranno peggio di noi, forse più a lungo di noi, in ogni caso con meno premure di noi. Discuteremo a lungo su chi abbia fatto meglio o peggio, chi abbia sbagliato di più o di meno, ma sicuramente a livello globale abbiamo miseramente fallito la sfida.

Ed è in questo contesto che non possiamo che guardare al Regno Unito con uno sguardo un po’ stupito, cercando di capire quale sia l’ordine delle idee nel disordine biondo di Boris Johnson, ma anche quale sia l’origine dei complottismi anti-5G che anche a Londra serpeggiano feroci. Anzi, soprattutto a Londra. Nel Regno Unito è notizia di questi giorni di antenne date alle fiamme proprio nella convinzione per cui siano all’origine della pandemia, come se frequenze e contagi possano essere in qualche modo correlati. A che serve dimostrare che la cosa non regge né scientificamente, né statisticamente, né altro? Inutile usare gli argomenti della logica quando a parlare sono l’emotività, gli istinti, la paura e gli strumentalismi dolosi. Inutile affrontare l’argomento, per certi versi, perché non c’è peggior sordo di chi non vuol ascoltare né, tanto meno, capire.

Non resta che guardare a questo medioevo ben vestito chiedendosi tutti assieme se non ci siamo forse un po’ troppo sopravvalutati, convinti che bastasse delegare l’intelligenza alla macchina potersi fregiare dell’etichetta di “era evoluta”, “nuova era”, “tecnoera”. No, in realtà questo è un lungo strascico del medioevo, ne stiamo manifestando tutti i sintomi e subiamo l’arrivo della Covid-19 nella consapevolezza di troppe patologie sociali pregresse con tanto di ferite mai rimarginate.

Nessun pessimismo, ne usciremo. Ma sarà la scienza a tirarci fuori di qui: sarà l’intelligenza, sarà la ricerca. Nel frattempo abbiamo almeno imparato a conservare la pace sociale riempiendo la pancia alle masse a colpi di cibo, rassicurazioni e streaming. Abbiamo imparato a stabilizzare le economie, almeno per qualche settimane, di fronte agli shock. Forse il prossimo step è vicino, forse avverrà proprio grazie a quel che sta accadendo oggi. Forse, per fortuna o purtroppo, doveva proprio accadere tutto ciò per buttarci qualcosa alle spalle.

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Pubblicato il
5 apr 2020
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