Medusa: nuova versione del malware per Android

Medusa: nuova versione del malware per Android

Una nuova versione di Medusa, famigerato trojan bancario per Android, sfrutta un numero inferiore di permessi, ma conserva tutte le funzionalità.
Medusa: nuova versione del malware per Android
Una nuova versione di Medusa, famigerato trojan bancario per Android, sfrutta un numero inferiore di permessi, ma conserva tutte le funzionalità.

Dopo quasi un anno di silenzio è tornato in attività uno dei malware Android più pericolosi in assoluto. I ricercatori di Cleafy hanno scoperto una nuova versione di Medusa con nuove funzionalità. Le sue dimensioni sono state ridotte e ora richiede meno permessi sul dispositivo. Tra i paesi più colpiti c’è anche l’Italia.

Trojan bancario con funzionalità RAT

Medusa è un MaaS (Malware-as-a-Service), quindi viene offerto in abbonamento ai cybercriminali. Inizialmente gli attacchi erano limitati alla Turchia. Successivamente sono stati estesi a Nord America e Europa. Le funzionalità di RAT (Remote Access Trojan) permettono di prendere il controllo del dispositivo, mentre sfruttando i servizi di accessibilità è possibile effettuare il keylogging e soprattutto gli attacchi dynamic overlay per rubare le credenziali di login ai conti bancari.

La nuova versione viene distribuita tramite cinque botnet e app fake installate dalle ignare vittime dopo aver ricevuto un SMS (smishing). I paesi interessati sono Italia, Turchia, Canada, Stati Uniti, Francia, Regno Unito e Spagna. Medusa richiede meno permessi per cercare di aggirare i controlli di sicurezza automatizzati, ma sfrutta ancora i servizi di accessibilità.

Sono stati inoltre rimossi 17 comandi, ma ci sono 5 nuovi comandi, tra cui quelli per la disinstallazione delle app, la visualizzazione di un overlay nero e la cattura degli screenshot. Anche se sono stati eliminati molti permessi, il malware conserva tutte le vecchie funzionalità. Lo scopo principale è rubare le credenziali di accesso ai conti bancari, mostrando un’interfaccia di login simile a quella ufficiale.

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Pubblicato il
27 giu 2024
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