Gli sviluppi tecnologici e di mercato regalano ancora nuove evoluzioni alla travagliata vicenda del sistema operativo mobile MeeGo : Nokia comincia finalmente a distribuire il suo smartphone N9, mentre Intel – che con Nokia aveva concepito l’operazione MeeGo – pensa alla futura incarnazione dell’OS. E si tratta, ancora una volta, di una fusione con qualcosa per trasformarsi in qualcos’altro.
N9 è il canto del cigno di MeeGo, il dispositivo che per primo e ultimo offrirà agli utenti la possibilità di godere delle capacità dell’OS open source MeeGo: lo smartphone Nokia vanta uno schermo AMOLED multi-touch da 3,9 pollici, collegamento HSDPA o WiFi, fotocamera da 8 Megapixel capace di registrare video in HD (720p) browser compatibile HTML5, marketplace per le “app” (Nokia Store) e interfaccia tematica per applicazioni, eventi e applicazioni “live”. N9 sarà disponibile in 20 paesi a esclusione di mercati importanti (Francia, Germania, Regno Unito, USA) a un costo variabile tra 480 euro (storage interno da 16 GB) e 560 euro (64 GB).
Caso N9 a parte, MeeGo è morto da tempo – da quando cioè Nokia ha confermato di voler puntare tutto sulla sua partnership esclusiva con Microsoft e il suo OS Windows Phone 7(.5). Intel, dal canto suo, non ha alcuna intenzione di abbandonare il lucroso mercato mobile e annuncia per questo l’ennesima fusione della storia di MeeGo: l’OS si unirà al codice sviluppato da LiMo (Linux Mobile) Foundation per dare vita a Tizen .
Ricapitolando: MeeGo, OS nato dall’integrazione di Moblin (Intel) e Maemo (Nokia) verrà ora integrato con LiMo per la creazione di Tizen, ambiente operativo pensato per girare su smartphone, tablet, IPTV (“smart TV”), netbook, automotive e altri sistemi integrati. In più, dice Intel, ci sarà la doppia leadership dello sviluppo coordinata da Intel stessa assieme a Samsung. Se son rose fioriranno.
Alfonso Maruccia