C’è chi lo ha già battezzato Mega Green Pass, ancor prima della sua introduzione: si tratta della certificazione verde attribuita a chi ha ricevuto la terza dose del vaccino. Un passo in avanti rispetto al Super Green Pass (o Green Pass rafforzato) in circolazione dal 6 dicembre e al Green Pass standard che può essere ottenuto anche con i tamponi.
Tre sfumature di Green Pass nel nuovo decreto
È questa una delle ipotesi al vaglio del Governo, che oggi si riunirà per discutere e approvare le nuove regole anti-COVID in vista di Natale e capodanno. La priorità è rallentare la crescita della curva dei contagi e scongiurare il rischio che la variante Omicron possa diventare prevalente sul territorio aprendo così una nuova fase della pandemia.
Stando a quanto trapelato, coloro in possesso di questa nuova evoluzione del Green Pass non dovrebbero incontrare alcun ostacolo nel partecipare a feste ed eventi durante le prossime settimane, inclusi i veglioni del 31 dicembre. Per gli immunizzati che invece hanno completato il primo ciclo di somministrazione o sono guariti dalla malattia potrebbe essere necessario portare con sé l’esito negativo di un tampone.
Non sono da escludere nemmeno nuovi paletti legati al mondo del lavoro, con la possibile estensione dell’obbligo vaccinale a nuove categorie professionali (o a tutte). Un’eventuale decisione su questo fronte non mancherà certo di far discutere e sollevare un coro di proteste tra le rappresentanze sindacali.
In tema di mascherine, dovrebbero essere nuovamente dichiarate obbligatorie anche all’aperto, mentre al chiuso le chirurgiche potrebbero essere messe al bando in favore delle più efficaci FFP2.
Un ritorno almeno parziale dello smart working nella Pubblica Amministrazione, una massiccia attività di screening nelle scuole e il passaggio di alcune regioni in zona gialla (Piemonte e Lazio quelle a rischio) tra le altre possibili misure adottate.
Del tutto probabili, infine, la riduzione a sei mesi del periodo di validità del Green Pass ottenuto con vaccino o guarigione e la possibilità di sottoporsi alla dose booster già dopo quattro mesi dopo l’ultima inoculazione.
Aggiornamento: online l’articolo che spiega nel dettaglio cosa prevede il nuovo decreto approvato questa sera dal Consiglio dei Ministri.