Santa Clara (USA) – Una piccola società americana, Foveon , ha svelato una tecnologia che, a suo dire, potrebbe rivoluzionare il mercato della fotografia digitale.
Foveon, che ha per CEO il celebre scienziato italiano Federico Faggin , co-inventore del primo microprocessore, ha introdotto un nuovo tipo di sensore, chiamato X3, in grado di raddoppiare la risoluzione e la qualità delle immagini scattate, dimezzando nel contempo il costo della componentistica.
Nelle normali macchine fotografiche digitali i sensori, generalmente di tipo CCD o CMOS, sono posti dietro un filtro a matrice colorata che separa le componenti luminose (RGB o CMY) registrate da terne di sensori adiacenti: in questo modo, ogni pixel è in grado di determinare un solo colore. Per ottenere i colori reali le fotocamere tradizionali si avvalgono di complessi algoritmi di interpolazione che introducono perdite di dettaglio e difetti nell’immagine, soprattutto nelle sfumature.
Con il nuovo sensore X3 di Foveon ogni pixel è invece in grado di catturare le tre componenti luminose e registrare direttamente il colore reale. Questo è possibile grazie alla sovrapposizione, all’interno del silicio, di tre fotosensori per ogni pixel.
Foveon sostiene che X3 fornisce immagini più nitide, pulite e con colori più fedeli, dimezzando nel contempo i costi della componentistica.
L’azienda è in procinto di immettere sul mercato la prima macchina fotografica digitale dotata di un sensore X3 da 3,53 milioni di pixel e risoluzione massima di 2304 x 1536 punti. Con un costo pari a 3.000 dollari, la macchina è in grado di offrire, secondo Foveon, una qualità delle immagini comparabile a quella di un modello tradizionale da 7 milioni di pixel, il cui costo si aggira invece su una cifra quasi doppia.
Foveon si è detta convinta che, grazie alla sua tecnologia, per l’inizio del prossimo anno le macchine fotografiche digitali con risoluzioni oltre i 2.000 pixel costeranno meno di 1.000 dollari.