Nel pieno della scorsa estate, i vertici di Megaupload chiedevano al giudice della Virginia di annullare qualsiasi procedimento di natura penale nei confronti del vasto impero del file hosting. Il governo degli Stati Uniti vorrebbe processare Dotcom e soci per attività di stampo criminoso, pur avendo a che fare con un’azienda che negli States non aveva mai messo piede .
In un’ordinanza resa pubblica dal giudice Liam O ‘Grady, le autorità a stelle e strisce hanno ora ottenuto il segnale di via libera per condannare il corpulento founder di origini tedesche e residenza neozelandese. Lo stesso giudice ha sottolineato come la mancata presenza di un indirizzo statunitense per l’azienda Megaupload Limited non costituisca un grave impedimento .
In altre parole , il governo di Washington potrà avviare il processo per violazione massiva del copyright, attività di racket e riciclaggio di denaro. Ma solo una volta che Dotcom sarà effettivamente estradato , con la decisione attesa in Nuova Zelanda entro la primavera del prossimo anno.
C’è un ulteriore vincolo posto dal giudice della Virginia: la pubblica accusa dovrà dimostrare che Kim Dotcom e i suoi soci siano da considerare alter ego dell’azienda Megaupload Limited . Solo in questo caso, l’indirizzo statunitense di Dotcom – cioè, quello che otterrà dopo l’estradizione – sarà da considerare alla stregua della sede a stelle e strisce del cyberlocker di Hong Kong.
Mauro Vecchio