Megaupload, Dotcom si consegna agli States

Megaupload, Dotcom si consegna agli States

Il founder propone un accordo alla giustizia statunitense. E' disponibile a farsi processare subito, a condizione di ricevere un giusto processo con tanto di scongelamento dei fondi per pagare i suoi avvocati
Il founder propone un accordo alla giustizia statunitense. E' disponibile a farsi processare subito, a condizione di ricevere un giusto processo con tanto di scongelamento dei fondi per pagare i suoi avvocati

L’ennesimo capitolo del legal thriller più seguito, il grande scontro tra la giustizia statunitense e il boss di Megaupload Kim Dotcom. Con un cinguettio a sorpresa, il corpulento founder di origini tedesche si è offerto al Department of Justice (DoJ), disponibile a volare negli Stati Uniti e dunque evitare l’attesa per il processo che dovrebbe portare all’estradizione dei quattro alfieri del file hosting .

Inizialmente prevista per il prossimo 6 agosto, la decisione del giudice neozelandese è stata ufficialmente rimandata alla primavera del 2013. Con i conti congelati dopo il raid, Dotcom non riuscirà ad affrontare le spese legali per alzare le barricate e dunque evitare il carcere per attività di racket, riciclaggio di denaro e violazione massiva del diritto d’autore. Oltretutto senza le prove incriminanti che gli States dovrebbero spedire agli antipodi.

Ecco allora la proposta cinguettata da Dotcom: accelerare l’iter giudiziario presentandosi davanti al tribunale a stelle e strisce. Ma solo per affrontare un “giusto processo”, con tanto di cauzione e scongelamento dei fondi per pagare gli avvocati e vivere normalmente . Secondo lo stesso Dotcom, gli Stati Uniti non accetteranno mai un accordo del genere, perché intenzionati a sfiancare le capacità finanze del founder .

In altre parole , i vertici del Dipartimento di Giustizia vorrebbero prolungare il più possibile il percorso che dovrebbe portare Dotcom e soci alla condanna. Rallentando il procedimento di spedizione delle copie relative al materiale incriminante . Non potendo investire nemmeno un cent in spese legali, i responsabili di Megaupload farebbero fatica ad organizzarsi in difesa. Ecco perché è stato avviato il mega-contropiede.

Mauro Vecchio

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Pubblicato il
11 lug 2012
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