Memtest86+, il celebre software eseguibile da boot per il test della memoria RAM, si è da poco aggiornato alla versione 7.20 per aggiungere il supporto alle più recenti architetture x86, vale a dire Intel Arrow Lake e AMD Zen 5, in modo da poter eseguire i test relativi anche sui sistemi dotati di tali CPU.
Memtest86+ 7.20: aggiunto il supporto per Arrow Lake e Zen 6
Oltre alle recenti architetture Intel Arrow Lake e AMD Zen 5, di tipo x86, la nuova versione di Memtest86+ supporta anche le CPU Loongson, con architettura LoongArch a 64-bit. A completare le novità c’è anche il supporto iniziale per NUMA, insieme a diverse correzioni bug e altre modifiche.
Realizzato da uno sviluppatore privato nei linguaggi C e Assembly, l’utilità è stata lanciata nel 1994, con un codice di avvio originariamente derivato da Linux 1.2.1. È stato aggiornato nel corso del tempo con diverse funzionalità, come Patch BadRAM, che gli consente di produrre una lista di regioni danneggiate della memoria RAM in un formato per Linux, con una funzionalità simile anche per Windows che però richiede una conversione manuale.
Successivamente, Memtest86+ passa di proprietà a PassMark Software, la quale ne ha continuato lo sviluppo. Il codice sorgente è quindi stato riscritto per supportare il UEFI (User Extensible Firmware Interface), in modo da consentire l’uso anche del mouse. Mentre in precedenza è stato mantenuto il supporto BIOS, che veniva selezionato in automatico come modalità quando nel sistema non era presente UEFI, questo è stato poi rimosso definitivamente.
Come è noto, il software si può avviare in boot, prima del sistema operativo, tramite unità di archiviazione USB, ma anche supporto ottico. Il test effettuato è molto esaustivo e consente di scovare problemi ostici e anche nascosti su sistemi che sembrano esserne esenti. È possibile rilevare possibili RAM di tipo ECC (Error Correction Code) difettose e altre problematiche che ne compromettono il corretto funzionamento.
Memtest86+ 7.20 è disponibile al download dalla pagina dedicata su GitHub.